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Il blog di Girolibero

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Weekend a Helsinki, la capitale del design

Meta perfetta per un weekend Helsinki, la capitale della Finlandia, è una città giovane e in fermento: il suo distretto del Design è uno dei più creativi del mondo, e ogni giorno spuntano nuove boutique e gallerie d’arte. Tra musei che promuovono le antiche tradizioni e palazzi art nouveau fanno capolino ristorantini alla moda, birrifici artigianali e caffetterie, accanto a locali che mantengono lo stesso menù dal 1930. Helsinki è una metropoli che ti travolge con la sua energia e con i suoi contrasti, ma allo stesso tempo sembra un luogo in cui tutto scorre al ritmo giusto che ti fa apprezzare ogni sua sfaccettatura.

Cosa fare in un weekend a Helsinki

A volte il caso ti porta in posti che non avresti mai pensato di visitare e finisce che te ne innamori: è il caso di Helsinki, una capitale europea tutta da esplorare, punto di partenza della nostra prossima vacanza. Mentre leggo una guida in attesa dell’imbarco mi accorgo che io della storia della Finlandia non conosco praticamente nulla. Forse a scuola ero distratta mentre i professori spiegavano i Paesi scandinavi. Ad esempio ignoravo che avesse raggiunto la sua indipendenza solo cento anni fa, e che fosse stato un territorio così conteso nei secoli da Svezia e Russia. Per chi a scuola fosse stato poco attento come me, qui si può colmare qualche lacuna su Helsinki con un piccolo riassunto sulla fondazione di questa metropoli affacciata sul mar Baltico e qui conoscere qualcosa sulla Finlandia di oggi.

La costa che attornia Helsinki con le sue numerose insenature è lunga più di 130 chilometri e, pur essendo una città di dimensioni notevoli, non ci si troverà mai a più di 10 chilometri dalle acque cristalline del golfo di Finlandia. Siamo in agosto e la temperatura è decisamente mite, intorno ai 20°C, e il mio timore di non aver portato via il maglione di lana a doppia trama della nonna scompare non appena arriviamo in città.

Vallilla e le antiche case di legno

Helsinki è divisa in 59 quartieri. Noi alloggeremo in quello di Vallilla, una zona residenziale in pieno centro, e di lì ci muoveremo principalmente a piedi alla scoperta della capitale finnica. Vallilla racchiude nelle sue architetture le tante anime diverse di questa città, dove il passato e il modernismo hanno saputo fondersi perfettamente per creare un equilibrio estetico che farebbe invidia a Berlino. Nella parte vecchia di questa zona, il Puu-Vallilla, vediamo le case in legno dei primi del Novecento che, con i loro tetti tipici e le travi dai colori vivaci, sembrano uscite da una cartolina d’altri tempi. In un Paese il cui territorio è ricoperto principalmente da foreste, il legno è stato il materiale più utilizzato nella costruzione di edifici in passato e scoprire queste case da vecchi lupi di mare, oggi abitate perlopiù da artisti, in pieno centro città non ci dovrebbe sorprendere. Purtroppo la maggior parte è stata demolite negli anni Sessanta, in vista di un processo di modernizzazione del paesaggio architettonico.

Una città a misura di turista

Posati i nostri bagagli in albergo cominciamo il finalmente il nostro tour. In città ci sono parecchi uffici turistici e finora il nord non smentisce la sua fama in quanto a efficienza e organizzazione: ci sono moltissimi dépliants con itinerari consigliati e si può acquistare la classica card turistica per girare gratuitamente con i mezzi pubblici e visitare i principali musei. Ci dirigiamo a sud verso la zona del Kallio, un ex quartiere operaio che oggi è uno dei riferimenti principali per la vita notturna dei giovani di Helsinki. La vita diurna invece di quasi ogni quartiere ruota intorno al proprio mercato, dove ci si può fermare per acquistare prodotti locali o per un pasto veloce in uno dei numerosi ristoranti-chioschetti. Optiamo per quello di Hakaniemi dove mangiamo un sandwich al salmone affumicato guardando il passaggio di una moltitudine di studenti: iniziamo così a respirare da subito l’aria vivace di questa giovane capitale. Vediamo solo esternamente la chiesa luterana del Kallio, con la sua facciata di imponente granito, che è uno dei principali simboli dell’architettura romantica finlandese.

I quartieri del design e il Modernismo finlandese

Ci spostiamo ancora a sud verso il design district, un insieme di quartieri accomunati dalla presenza di negozi o studi di architettura e design. A Helsinki gli architetti modernisti, il cui esponente più noto è Alvar Aalto, hanno potuto dare libera espressione alle loro idee, cercando sempre il perfetto connubio tra le forme della natura e l’uomo, provando ad integrare le architetture in modo armonioso con il contesto. Da non perdere anche una visita al Museo del Design che ospita le opere dei più importanti designer scandinavi.

A pochi passi c’è la Kampii Chapel, la Cappella del Silenzio, vera perla del Modernismo finnico. Dall’esterno sembra un’enorme arca di legno, ancorata dolcemente nel mezzo delle abitazioni. Viene chiamata così perché è stata concepita come luogo di silenzio, dove potersi fermare a meditare o prendersi una pausa dalla frenesia della città. All’interno ci si sente piacevolmente accolti in un grande guscio: rimanere zitti in questo ventre di legno essenziale e scarno è un’esperienza molto intensa, al di là di ogni credo religioso.

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Una capitale accogliente e vivibile

Continuiamo la nostra passeggiata per le vie di Helsinki facendo un giro sull’Esplanadi, l’unione di due strade in pieno centro dove possiamo camminare rilassandoci nel verde sotto ai suoi alberi e vedere molte famiglie fermarsi a fare un pic-nic. La Finlandia è considerata la nazione con la miglior qualità della vita e la sua capitale come la più vivibile e guardandomi semplicemente attorno devo dire che sembra effettivamente essere così. Il luogo comune che vuole i popoli nordici come razionali e riservati, invece, mi sembra solo un cliché. Perché qui c’è molta razionalità ma al servizio della creatività e l’organizzazione quasi perfetta di ogni cosa, mi sembra possa essere solo un plus che niente toglie all’animo comunque passionale dei loro abitanti, che amano molto il loro Paese, che molto hanno combattuto per avere un’identità e ora sembrano volerla far conoscere fieramente agli altri e che pur non avendo il focoso temperamento latino sanno essere comunque altrettanto ospitali, disponibili e generosi, lontani dalla freddezza meccanica che immaginavo.

La Casa Finlandia

Risalendo verso il Museo d’Arte Contemporanea Kiasma, le cui forme curve custodiscono le collezioni delle avanguardie russe e nordiche, ci dirigiamo verso la Finlandia Hall, la Casa Finlandia, sulle rive del golfo Töölönlahti: l’imponente centro congressi e la sala concerti di Alvar Aalto, in marmo di Carrara bianco, si riflette nelle acque della baia. Facciamo una passeggiata nell’enorme parco di Töölönlahti: le aree verdi a Helsinki ricoprono addirittura un terzo dell’intera città. Non ci accorgiamo nemmeno che ormai è ora di cena, visto che ad agosto qui il sole tramonta, per così dire, verso le dieci e sorge alle cinque di mattina. Ci dirigiamo quindi verso il Finland Caviar per assaggiare l’autentico caviale del nord, nella cornice minimalista progettata dalla designer Joanna Laajisto.

Di fronte al cameriere che prende il nostro ordine abbiamo un po’ di timore, ma poi mi ricordo che la comunicazione qui non è mai un problema. In Finlandia infatti la prima lingua ufficiale è lo Suomi, il finnico, mentre la seconda è lo Svedese, ma in Lapponia resiste l’antica lingua dei Sami e si contano una grande varietà di lingue secondarie e dialetti. Proprio questa grande varietà linguistica ha reso l’inglese lingua franca, e viene parlata praticamente da chiunque: sarà quindi facilissimo ordinare anche i piatti più tipici!

Finlandia_Hall_Winter

Fortezze marine e quartieri da film

Una buona dormita in hotel ci aiuta a recuperare le forze: se poi ad accompagnare il risveglio c’è un’ottima colazione con le tipiche frittelle ai mirtilli finlandesi, la giornata può iniziare solo con un sorriso! In una ventina di minuti di autobus siamo di nuovo in centro, in Piazza del Senato, dove sorgono la cattedrale luterana e il palazzo del governo. Con una breve camminata nel verde lungo la collina raggiungiamo sulla sua sommità la cattedrale di Uspenski, la più grande cattedrale ortodossa al di fuori della Russia: guardando i mattoni rossi e le cupole dorate per un attimo ci sembra di essere San Pietroburgo. Dopo aver visitato i sontuosi interni scendiamo di nuovo in città e raggiungiamo Kaupattori, la piazza del mercato più celebre di Helsinki. Ci rilassiamo mangiando una lihapiirakka, una sorta di panzerottino fritto ripieno di carne e riso, e ascoltando un po’ di buona musica di strada.

Nel pomeriggio ci aspetta il traghetto per l’antica fortezza marina di Soumenlinna, sulle isole di fronte, costruita dagli svedesi per resistere agli attacchi dei russi alla metà del Settecento. Si sviluppa su sei isole ed è davvero enorme da visitare: non dimenticare di fotografare il profilo di Helsinki che emerge dalle acque del porto. Riprendiamo il traghetto: ci aspetta la nostra ultima cena. Prima di concludere il nostro weekend a Helsinki però camminiamo per le strade di un altro quartiere residenziale a sud, Eira, con le sue case favoleggianti in stile Jugend, dove il maestro finlandese Aki Kaurismäki ha ambientato Calamari Union, uno dei suoi primi film.

E la sauna finlandese?

C’è un solo modo per concludere al meglio il nostro weekend a Helsinki: provare la tradizionale sauna finlandese! In tutto il paese se ne contano almeno 1 milione e mezzo, per 5 milioni di abitanti. Si dice che è qui che si prendono tutte le decisioni importanti, immersi nel vapore e schiaffeggiandosi con i tipici rami di betulla. Se avete la fortuna di conoscere qualcuno dei membri, qui potrete farvi invitare alla Finnish Sauna Society, un’associazione per veri cultori.

Ti piace l’idea di esplorare la capitale finlandese? Leggi l’itinerario tra Helsinki e San Pietroburgo sul sito di Zeppelin!


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