Happy
to be here

Il blog di Girolibero

/ /

Tutti possono fare un viaggio trekking nel Ladakh, in India

Fare un trekking in Ladakh è un’esperienza che non si dimentica. Un viaggio in cammino tra le più grandi catene montuose del mondo nel nord dell’India, in una terra aspra e remota conosciuta come il Piccolo Tibet, che può essere alla portata di tutti, o quasi. Con un itinerario ben pensato e una guida esperta, un trekking in Ladakh può essere infatti adatto anche a gambe meno allenate. Lo conferma Emanuele Confortin, la nostra guida, che dal 1998 si interessa all’India e al Subcontinente indiano, con specializzazione in culture himalayane. Ci ha spiegato perché.

Perché il Ladakh è chiamato il Piccolo Tibet

Il Ladakh è un territorio di alta quota peculiare, situato all’intersezione tra il Great Himalaya Range, che si estende a sud Est fino al Nepal, e il Karakorum che da qui si addentra in Pakistan, fino al confine con l’Afghanistan. La peculiare posizione del distretto lo pone tra le aree semi-aride (ciò non significa che non ci siano precipitazioni) in quanto è raramente sfiorato dal Monsone. Da questa caratteristica, a prima vista, il Ladakh appare come una sconfinata distesa brulla, del tutto simile alle lande del vicino Tibet, diviso dal Ladakh dal confine Indo-Cinese, ma di fatto le caratteristiche ambientali sono le medesime: montagne dolci, laghi turchesi, vallate verdi solcate da fiumi e come quinta all’orizzonte tante vette innevate che sfiorano i 7000 metri. Questo spiega perché il Ladakh sia da sempre soprannominato Piccolo Tibet.

Un viaggio trekking in Ladakh, anche se non sei un trekker esperto

Scegliendo il giusto itinerario, un trekking in Ladakh può essere alla portata di principianti, famiglie o trekker esperti che cercano un’avventura tranquilla. In particolare nello Sham Valley Trek, il “Baby Trek” del Ladakh, si può fare un’introduzione ai trekking sull’Himalaya, in un mix perfetto di natura, cultura e moderate sfide di trekking. Un percorso a piedi che in pochi giorni attraversa villaggi pittoreschi, antichi monasteri e valli verdeggianti, il tutto sullo sfondo della maestosa catena dell’Himalaya, avvolto in una luce intensa e luminosa, con lo sventolare gioioso di mille bandiere di preghiera contro cieli di un blu infinito. Il viaggio si arricchisce con i panorami mozzafiato del Khardung-La, il passo stradale più alto al mondo, e con la scoperta di Delhi, città affascinante e piena di vita.

Cosa vedere: i villaggi più autentici 

A esclusione di Leh, la capitale del distretto, in Ladakh non si incontrano città ma una costellazione di villaggi di piccole o al più medie dimensioni, ciascuno dei quali sorge attorno a un gompa buddhista che oggi come secoli addietro rappresenta il cuore pulsante di ciascun centro abitato. Sebbene il turismo sia ormai una risorsa indispensabile per la sopravvivenza degli abitanti, attraversando questi centri abitati si coglie la natura agro-pastorale dell’economia di villaggio, evidente nella peculiare struttura architettonica delle case, caratterizzate da tetti piatti, con le stalle per gli animali spesso scavate sottoterra, veri e propri rifugi per proteggere armenti (e abitanti) dai rigori del clima invernale. Raggiungere a piedi i più autentici villaggi del Ladakh è il miglior modo per ascoltare i suoni della quotidianità, spesso ritmata dal tambura e dai fiati suonati dai lama (i monaci) e con il soffio del vento impegnato in un costante duetto con lo scroscio dei torrenti di valle. 

Viaggiare nel rispetto della cultura himalayana

Il Ladakh, come il resto dell’Himalaya, è abitato da secoli. I primi abitanti di queste lande furono i pastori nomadi, antenati di alcuni gruppi tribali ancora dediti alla pastorizia itinerante, che noi avremo modo di osservare durante il nostro girovagare in quota. Il Ladakh è da sempre terra di passaggio per greggi, mercanzie e santi. Dall’Altopiano del Tibet storicamente giungevano sale, lana e preziosi, mentre dalle profonde valli che scendono in India giungevano spezie e stoffe. Lungo le stesse rotte carovaniere si è progressivamente diffuso il buddhismo, oggi ampiamente praticato in Ladakh come testimoniato dai numerosi gompa (monasteri) disseminati nel territorio, attorno ai quali sono sorti villaggi e città. Alcuni di questi gompa sono dei monumenti mirabili, affrescati con i jataka, le storie delle vite passate del Buddha e tuttora luogo di pellegrinaggio.

L’importanza di una guida esperta

Viaggiare guidati da un accompagnatore preparato significa avere la garanzia di qualcuno che fa strada, coordina le attività, fornisce assistenza, conosce le abitudini locali e il territorio, trova soluzioni. Una guida esperta riduce lo stress e permette di fare esperienze nuove anche a chi non è esperto di viaggi di questo tipo. Parti con noi?


Torna su