
Cosa vedere in Georgia: luoghi da non perdere
Una vacanza in Georgia è un viaggio alla scoperta della sua ricca storia e dei numerosi luoghi autentici che la animano: dalle città incastonate nella roccia ai monasteri, dai colorati mercati locali ai piccoli villaggi immersi nel verde dello Svaneti. Un Paese che affonda le sue radici in un’antica tradizione vinicola e che fa dell’ospitalità e della sua cucina dei valori importanti. E allora ecco qua una piccola guida con i luoghi da segnare per il tuo prossimo viaggio in Georgia!



Tbilisi, la capitale
Come non partire dalla capitale georgiana? A Tbilisi architetture antiche si mescolano con quelle moderne, dando vita a un contrasto forte, ma affascinante. La Città Vecchia ti accoglie con la sua atmosfera autentica e romantica: dal Dry Bridge Flea Market, un mercato all’aria aperta con moltissime bancarelle colorate, alla Torre dell’Orologio, uno dei luoghi più fiabeschi di tutta Tbilisi, così stravagante che sembra essere appena uscita da un cartone animato!
Riconoscere Piazza della Libertà è proprio facile: basta alzare gli occhi al cielo e trovare l’enorme statua dorata di San Giorgio che uccide il drago! La piazza è l’emblema della storia della Georgia e della sua lotta d’indipendenza dal dominio sovietico. Oggi è piena di negozi, caffè ed è pronta ad accogliere calorosamente tutti i turisti. Dalla piazza puoi percorrere Viale Rustaveli e ammirare tutti i monumenti che incontri durante il percorso, dal Palazzo del Parlamento al Teatro dell’Opera e del Balletto. C’è anche la chiesa di Kashveti, che in georgiano significa letteralmente partorire una pietra. Il nome deriva da una leggenda tramandata oralmente da generazioni, in cui una donna accusò un prete di averla messa incinta. Il prete, per difendersi, affermò che la sua innocenza sarebbe stata provata dal fatto che la donna avrebbe partorito una pietra, invece che un bambino. E questo fu proprio ciò che accadde.
Se sei in Georgia con bambini, allora non puoi proprio perdere il Parco Mtatsminda! Un parco divertimenti enorme con giostre adatte a tutte le età, pronte a regalare allegria a grandi e piccoli. Anche il modo con cui raggiungerlo è divertente: puoi prendere la funicolare dal centro di Tbilisi e arrivare così al monte Mtatsminda, su cui si estende l’intero parco. E dalla terrazza panoramica potrai godere di una splendida vista su tutta la città! Il Ponte della Pace unisce la Vecchia Tbilisi al quartiere moderno. Un ponte pedonale innovativo, che con il buio si illumina regalando uno spettacolo unico. Le luci non sono casuali, ma sono un messaggio in codice Morse che allude a tutti gli elementi della tavola periodica di cui si compone il corpo umano, a simboleggiare l’uguaglianza tra gli uomini. Sorpassato il ponte si raggiunge Parco Rike, da cui si può prendere una moderna funivia e salire alla Fortezza di Narikala. Risalente al IV secolo d.C., la fortezza ha avuto un ruolo fondamentale nella difesa di tutta la città e oggi offre uno spettacolare panorama dall’alto su tutta Tbilisi. Ai piedi della collina su cui sorge la fortezza si trova anche il quartiere di Abanotubani, famoso per le sue terme di zolfo terapeutiche, riconoscibili per i tetti a cupola, i soffitti a volta e i mosaici colorati.


Quattro città: Mtskheta, Gori, Uplistsikhe e Kutaisi
Capitale del primo regno georgiano e luogo in cui si svolsero le prime attività cristiane, Mtskheta è la città più antica di tutta la Georgia ed è considerata la capitale religiosa del Paese. La Cattedrale di Svetiskhoveli racchiude una lunga storia. Il suo nome significa letteralmente pilastro che dà vita e deriva da una leggenda: si dice che un abitante di Mtskheta, Elioz, fosse tornato da un viaggio a Gerusalemme con la tunica di Cristo. La mostrò alla sorella che, forse per la troppa emozione, morì sul colpo. Sidonia venne sepolta con la tunica e sopra alla sua tomba iniziò piano piano a crescere un albero di cedro. Quando il sovrano Mirian decise di costruire un tempio proprio lì sopra, l’albero venne abbattuto e dal suo legno vennero ricavate sette colonne. Sei di queste furono subito posizionate correttamente, mentre una colonna rimase immobile al suo posto e solo le preghiere di Santa Nino riuscirono a sollevarla miracolosamente. Dalla colonna iniziò a scendere un unguento, che si scoprì essere in grado di curare anche i malati più gravi.
Gori è una cittadina in cui perdersi tra le piccole vie e assaporarne il ritmo lento. Città natale di Stalin, Gori ospita un museo a lui dedicato. Il museo di Stalin ripercorre la vita del gerarca, in un museo in cui il senso storiografico si perde completamente di fronte all’esaltazione di Stalin e alla propaganda sovietica. Sali poi sull’antica fortezza di Goris-Tsikhe per godere di una stupenda vista su tutta la città. Ai piedi della montagna c’è un monumento che omaggia gli antichi difensori della fortezza, con soldati posizionati in vari modi e rappresentati con parti del corpo mancanti, per ricordare le atrocità dei combattimenti. Attaccato alla stazione degli autobus di Gori si trova il mercato locale, un luogo vivace, in cui si respira la vera essenza della città. Qui potrai trovare erbe aromatiche, immergerti nel profumo delle moltissime spezie, assaggiare dolci tipici e il famoso vino georgiano.
Uplistsikhe, che tradotto letteralmente significa la fortezza del signore, a pochi chilometri dalla città di Gori, è un’enorme città rupestre scavata all’interno di un imponente massiccio roccioso. Qui le case hanno quasi tutte un corridoio centrale collegato a un cortile, attorno al quale sono disposti tutti gli altri ambienti. Nel tardo Medioevo è stata costruita una basilica cristiana: infilarsi nei suoi cunicoli, alla scoperta dell’antico forno o dei luoghi in cui in epoca pagana si svolgevano le cerimonie propiziatorie, è un’esperienza unica e affascinante.
Simbolo di Kutaisi è la cattedrale di Bagrati, una chiesa ortodossa posizionata in cima a un’alta collina da cui si gode di una vista magnifica sul paesaggio circostante. La cattedrale richiama la tipica architettura medievale georgiana, in cui spicca il colore verde acqua delle cupole. All’interno gli affreschi sono strepitosi e se decidi di fare un salto la sera, quando è ben illuminata, lo stupore è immediato. Al mercato locale di Kutaisi puoi immergerti nella vita quotidiana dei georgiani. Ancora non toccato dalle influenze moderne, il mercato è uno dei luoghi più autentici della città: perditi tra bancarelle di frutta e verdura, formaggi, carne e i profumi delle spezie!


I tesori della Georgia: i monasteri
La città monastero di Vardzia, scavata su un fianco del monte Erusheli, sembra un luogo magico spuntato nel mezzo del paesaggio arido e aspro, segnato da profondi canyon e bagnato dalle acque del fiume Khura. Fu costruita nel 1185 per volere della regina Tamar, considerata re dei re e regina delle regine, come roccaforte e simbolo della fede cristiana per resistere all’attacco dei Mongoli. Il complesso ha circa 6.000 stanze, compresa una grande sala reale. La Chiesa della Dormizione era il centro spirituale del monastero. I soffitti e le pareti sono stati decorati dal pittore Giorgi e raffigurano l’Annunciazione, la Navità, il giudizio universale e la glorificazione della croce. In questa piccola chiesa raccolta si respira un’atmosfera che invita alla calma e alla meditazione.
A Mtskheta si trova il Monastero di Jvari, dichiarato patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Il monastero si trova sulla cima di una collina, dalla quale si gode di una vista magnifica sulla città e sulla confluenza dei fiumi Aragvi e Mtkvari. Si tratta di un luogo di grande valore storico, artistico e spirituale, che sembra quasi essere rimasto sospeso nel tempo. Il monastero è il simbolo dell’avvento del cristianesimo in Georgia: la leggenda racconta che qui Santa Nino abbia fatto ereggere una croce di legno dalle capacità miracolose, tanto da attirare ogni anno migliaia di pellegrini.
Poco lontano da Kutaisi si trova il Monastero Motsameta. Isolato sopra un alto colle, il monastero sovrasta l’intera zona mantenendo il suo aspetto autentico. Il nome significa martirio e deriva da una leggenda: anticamente, coloro che controllavano la regione erano i fratelli David e Costantino. All’arrivo degli arabi, i due vennero catturati e, dopo essersi rifiutati di convertirsi all’Islam, vennero annegati in un fiume. Quando gli abitanti della zona trovarono i loro corpi decisero di seppellirli sul monte Tskhaltsitela. Sarà proprio qui che, poco tempo dopo, il sovrano Bagrat il Grande scoprì i corpi e decise, in loro onore, di costruire il monastero.
Al confine con l’Azerbaigian merita una visita David Gareja, un complesso rupestre che comprende circa 15 monasteri, con chiese scavate nella roccia, affreschi ben conservati e oltre 5000 celle per i monaci. Fondato da San David, uno dei tredici Padri asceti, il complesso è immerso in un panorama straordinario, con vista su distese di montagne rossastre.

La Regione dello Svaneti
Spostandosi verso ovest, si raggiunge l’incantevole regione dello Svaneti. La sua storia è assolutamente particolare, un territorio che fino a pochissimo tempo fa è rimasta isolata da tutto, con nessuna strada di collegamento. Dopo una serie di investimenti, lo Svaneti sta cambiando il proprio volto, ma mantenendo vivo quel fascino incontaminato che lo ha reso famoso. Il capoluogo è Mestia, una piccola cittadina facilmente riconoscibile per le koshki, delle alte torri difensive in pietra costruite nel Medioevo per proteggere il villaggio e che oggi (ne sono rimaste più di 150!) contribuiscono a rendere caratteristico il paesaggio. Le distese infinite di verde e le ampie valli fanno di Mestia un luogo imperdibile per gli amanti di ogni tipo di escursione, dai trekking alle arrampicate. La ciliegina sulla torta? Le imponenti montagne del Caucaso sullo sfondo. Immancabile la visita al villaggio rurale di Ushguli, un vero e proprio tuffo nel passato, un luogo autentico in cui le tradizioni sono ancora fortemente radicate e la modernità fa a malapena capolino. Raggiungi la chiesa di Lamaria che sovrasta il paese, perdendoti tra le sue viette e scoprendone i colori e la vita dei suoi abitanti. Da lì la vista spazierà da un lato sul villaggio e le sue caratteristiche torri e dall’altro lungo la valle fino al monte Shkhara, il più alto della Georgia, raggiungibile con una splendida escursione.


Un po’ di natura
I Laghi Koruldi sono una vera e propria oasi di pace nella regione dello Svaneti. Si possono raggiungere con un trekking che tocca dei piccoli villaggi dall’atmosfera antica, passando per piccole stradine animate da qualche mucca al pascolo. E poi si arriva ai laghi, che con le loro acque cristalline riflettono le montagne circostanti. Alle pendici del Monte Shkhara si trova il suo ghiacciaio: composto da numerosi ghiacciai più piccoli, lo Shkhara si sviluppa per ben 12 km in un percorso che comprende laghetti, ruscelli rigogliosi e cascate. Il luogo ideale per staccare definitivamente dalla frenesia della vita cittadina! Il Canyon Martvili è immerso nella foresta lussureggiante. Le sue acque turchesi, le cascate e le passerelle di legno gli conferiscono un’atmosfera quasi magica, in cui passeggiare e ammirare il panorama. E se ti va, puoi anche decidere di raggiungere la parte superiore del Canyon con un indimenticabile giro in barca! Forse più conosciuta perché legata a un antico mito, la Grotta di Prometeo è un must di un viaggio in Georgia. Un luogo che mantiene un’aurea mistica e che vanta delle formazioni geologiche uniche. Alla grotta puoi vivere una vera e propria esperienza, in cui ammirare le numerose stalattiti e stalagmiti illuminate da colori tenui e vivaci, accompagnati in sottofondo dalla musica di alcuni brani classici. Il suo nome è legato al mito di Prometeo: si crede infatti che questa sia la grotta dove il Titano greco fu incatenato per aver rubato il fuoco e averlo donato agli uomini.
Parti con noi alla scoperta di un paese incastonato tra le aspre vette del Caucaso e le sponde del Mar Nero, tra città storiche, siti rupestri e panorami verdi. La Georgia ti aspetta! 3 Consigli di viaggio in Georgia