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Il blog di Girolibero

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5 buoni motivi per mettere in pausa l’inverno e visitare Madeira

Sì perché, diciamolo, chi non vorrebbe lasciarsi alle spalle le giornate di novembre, scure e piovose, liberarsi di berretti e cappotti, e fare un bagno di luce in mezzo all’Atlantico? Secondo noi è proprio giunto il momento di pensare seriamente a Madeira. E il perché ve lo spieghiamo con ben cinque motivazioni!

5 motivi per fare trekking a Madeira

1. Un bagno nella laurisilva

Che Madeira abbia un clima meraviglioso è noto a tutti. Quello che forse non tutti sanno è che l’isola è ricoperta da antiche foreste subtropicali, composte principalmente da alberi di lauro. Si tratta di piante sempreverdi, spesso secolari, sotto le quali si snoda una fitta rete di sentieri lungo i tracciati delle levadas, gli antichi canali di irrigazione che portavano l’acqua dalle montagne ai villaggi sulla costa. Camminare in queste foreste è davvero un’esperienza unica e rigenerante, un’immersione in un mondo verde, ricco di cascate e ruscelli dalle acque trasparenti. Insomma, un vero e proprio bagno di foresta. Ogni tanto, l’oceano vi saluterà, brillando tra gli alberi.

2. Nel vento, sulla Ponta de São Lourenço

Un’altra cosa che forse non tutti sanno è che Madeira ha una stupenda varietà di paesaggi. Per esempio, si può passare dalle fittissime foreste di laurisilva alle lunari scogliere di São Lourenço in un batter d’occhio. Questa penisola luminosa, battuta dal vento e dalle onde, si trova nella parte orientale dell’isola, ed è letteralmente sospesa tra l’oceano e il cielo. Qui non crescono alberi, ma questo non significa che non ci sia una vegetazione degna di nota. Bisognerà solo fare un po’ attenzione e guardare per terra: tutta la penisola infatti è ricoperta da erba cristallina, una succulenta ricoperta di minuscoli cristalli trasparenti, simili a rugiada.

La Ponta de São Lourenço è percorsa da un unico sentiero che, in un susseguirsi di scogliere e panorami da togliere il fiato, conduce al belvedere di Ponta do Furado. Da qui si può ammirare Madeira, tutta la penisola di São Lourenço appena percorsa e, in lontananza, l’isola di Porto Santo.

3. Alla scoperta di Funchal

Fondata nel 1421, Funchal è il capoluogo della regione autonoma di Madeira. La cittadina si trova in una magnifica baia della costa sud, e questa posizione l’ha resa celebre per via del clima particolarmente mite, tanto da aver ospitato addirittura la principessa Sissi, che per la sua vacanza curativa scelse il luogo più lontano possibile dalla corte di Vienna… Funchal infatti è una cittadina graziosa e remota, per noi che stiamo sul continente, ma è il fulcro di Madeira e qui si possono trovare tutti i prodotti agricoli dell’isola. Chi ama immergersi nei colori e nei profumi di frutta e verdura non dovrebbe perdersi il Mercado dos Lavradores, nel quartiere di Santa Maria. Qui si possono trovare svariati tipi di avocado, le famose banane madeira, guava e una grandissima varietà di frutti della passione… ma anche bellissimi negozi dove poter acquistare i bulbi delle piante più diffuse sull’isola, come l’Amaryllis belladonna e tanti tipi di orchidea. Ogni angolo di questo mercato nasconde piccoli tesori.

Se il mercato e i meravigliosi viali di jacarande e frangipane vi hanno incuriosito, allora forse non dovreste perdervi la visita al Monte Palace Tropical Garden, con la sua gigantesca collezione di piante esotiche e una meravigliosa sezione dedicata ai giardini orientali.

4. Un brindisi… fortificato

Anche se non siete amanti del vino, consigliamo di brindare almeno una volta con un prodotto che ha reso l’isola famosa in tutto il mondo, e che è stato creato per caso: il famosissimo Madeira. Come tutte le piante, anche la vite cresce bene a Madeira, e i portoghesi hanno quasi fin da subito iniziato a coltivarla e a produrre vino. Quando però iniziarono a spedirlo nelle colonie, si resero conto che, dopo il viaggio, questo vino era molto diverso: succedeva infatti che, trasportato per mesi in botti sottoposte al rollio e alle elevatissime temperature delle stive, il vino diventava più buono. Ecco quindi che i portoghesi misero a punto un processo di invecchiamento tutto particolare: spedivano le botti in un viaggio lungo mesi, con almeno due passaggi dell’equatore, in modo da ottenere la giusta ossidazione. Solo così si otteneva il vinho da roda e il sigillo di qualità.

Naturalmente oggi il Madeira non viene spedito in giro per mare, perché l’ossidazione avviene in botti collocate in appositi solai, per esporlo il più possibile al calore. Inoltre, a partire dal 1700 durante il processo di invecchiamento viene aggiunto dell’alcol, la cosiddetta fortificazione, che lo rende più forte e dolce. Una caratteristica particolare di questo tipo di vino ossidato è che non ha una data di scadenza, e quindi può essere bevuto anche dopo svariati decenni dall’imbottigliamento: nel 2007 Sotheby’s ha battuto all’asta bottiglie del 1792!

5. Il bolo-rei

La cucina portoghese è molto sottovalutata. Invece è davvero deliziosa, e la pasticceria è un vero distillato di gioia. Il dolcetto più diffuso in tutto il Portogallo è il pastel de nata, un cestino di pasta sfoglia che contiene una crema a base di panna fresca e uova. Ma i dolci tipici sono tantissimi e variano a seconda delle ricorrenze. Durante le feste natalizie per esempio non manca mai in tavola il bolo-rei, un dolce lievitato simile a una focaccia decoratissima. La tradizione vuole che, durante il viaggio, i re magi si siano fermati a comperare del pane, e che il fornaio abbia dato loro una pagnotta con dentro un fagiolo secco. Decisero che chi avesse trovato il fagiolo avrebbe consegnato per primo il proprio dono al Bambin Gesù. Ecco da dove deriva la traduzione portoghese di nascondere una moneta nel bolo-rei: chi la trova si impegna a preparare il dolce per il Natale successivo.

Vi abbiamo convinti? Allora non vi resta che cominciare a pensare alle cose da mettere in valigia e partire! Scopri i viaggi a Madeira di Girolibero Zeppelin.


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