/ Silvia Benetollo / da camminare viaggiare a piedi
In Algarve a piedi, tra l’oceano e il cielo
Nell’estremo sud della penisola iberica c’è una regione in cui splende sempre il sole e dove l’oceano, se si ha voglia di ascoltarlo, ancora racconta storie di navi e battaglie lontane. Siamo in Algarve, una terra di confine dalla natura ancora incontaminata, meta ideale per il trekking grazie a una fitta rete di sentieri che spazia dalle montagne ricoperte di profumata macchia mediterranea alle scogliere a picco sul mare. Insomma, un paradiso per gli amanti degli scarponi!
Perché scegliere un trekking in Algarve
L’Algarve è anche una regione ricca di storia, e una vacanza a ritmo lento è perfetta per cogliere tutti gli aspetti di questa terra magnifica. Gli arabi la chiamavano “Al-Gharb“, ovvero “occidente”, e vi rimasero fino al XIII secolo, quando venne riconquistata da Alfonso III, re di Portogallo. Protesa nell’oceano atlantico, divenne base ideale per le esplorazioni verso l’Africa; secondo la tradizione, il fado ebbe origine proprio qui, a Lagos, per celebrare i caduti di una fallimentare spedizione in Marocco.
Scogliere dorate su un mare di smeraldo
Insomma, c’era un grande andirivieni dai porti dell’Algarve durante il regno di Portogallo, quando il mondo era ancora tutto da scoprire. Forse non si direbbe, percorrendo il magnifico percorso costiero che attraversa spiagge dorate e meravigliose scogliere. A proposito di spiagge, quella di Ponta da Piedade è stata eletta dall’Huffington Post la più bella del mondo. Si tratta di una splendida insenatura circondata da pareti di arenaria modellata dal mare in archi e grotte. Non sappiamo se sia davvero la spiaggia più bella del mondo, di certo le rocce rosse e dorate sul mare color smeraldo offrono uno spettacolo davvero unico.
Ma l’Algarve è famosa non solo per le sue scogliere, anche per le sue spiagge sterminate. Una di queste è la Praia da Luz, la spiaggia della luce, perfetta per rilassarsi con un bel bagno dopo il trekking, e magari per rifocillarsi in uno dei ristorantini tipici del villaggio di Luz. Ancora meno turistica è Salema, antico villaggio di pescatori fuori dalle rotte turistiche più conosciute, che si affaccia su una splendida spiaggia riparata dal vento dell’oceano.
Se invece siete attirati dalle spiagge solitarie, nascoste alla vista da rosse scogliere, allora potreste fare qualche piccola deviazione dal sentiero che da Salema porta verso Sagres alla scoperta della Praia da Figueira o della Praia da Blimunda e Baltasar. Il nome curioso di questa spiaggia trae forse origine da un famoso romanzo storico, Memoriale del convento, dello scrittore portoghese José Saramago, i cui protagonisti sono proprio Baltasar, ex soldato monco, e Blimunda, capace di prevedere il futuro, ma solo se a digiuno. Quale occasione migliore per godersi la spiaggia con un buon libro!
Non solo mare…
… anche l’interno merita una visita. La catena montuosa Serra de Monchique trattiene l’umidità dell’oceano e permette un clima particolarmente mite e favorevole alle essenze mediterranee. L’Algarve è quindi un piccolo paradiso per gli amanti della flora, specie in primavera. Se avete la fortuna di visitarla in questa stagione, potreste infatti ammirare la splendida Ophrys vernixia, un’orchidea spontanea che vive solo nella parte meridionale della penisola iberica. Sul suo labello blu vi sembrerà di vedere riflesso il cielo…
“Tornerò ridendo!”
A Cabo de São Vicente il vento porta ancora con sé i racconti di un’epica battaglia, proprio in questo tratto di mare. Era il 17 febbraio del 1797 e la flotta britannica impartì una leggendaria sconfitta a quella spagnola grazie a una insubordinazione divenuta celebre. Il comandante inglese Horatio Nelson, infatti, disobbedì agli ordini e invece di ritirarsi andò contro le navi nemiche. Accostò un vascello spagnolo e ne abbordò un’altro, passando sul ponte del primo. La una manovra divenne celebre nella Royal Navy, dove fu scherzosamente definita “Nelson’s patent bridge for boarding enemy vessels”.
Suggestioni storiche a parte, vi consigliamo di non perdervi questo estremo promontorio proteso nel vento, dove il mare diventa oceano. I tramonti dal faro a picco sulle scogliere sono un’esperienza indimenticabile.
Non vi resta che partire per un viaggio indimenticabile sotto al cielo dell’Algarve, magari con un tour in bici o a piedi di Girolibero Zeppelin.
Consigli di viaggio