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Cammino di Santiago: scopri se fa per te e quale tratto percorrere
Se sei alla ricerca di un’esperienza di viaggio lento con una dimensione umana e spirituale intensa, il Cammino di Santiago è la scelta che fa per te.
Cammino di Santiago: scopri se fa per te
Il Cammino di Santiago è storicamente un cammino religioso ma negli ultimi anni richiama moltissimi pellegrini spinti da motivazioni diverse; chi lo fa perché ama il trekking, chi per ragioni sportive, chi per amore del viaggiar lento, chi per conoscere persone interessanti da tutte le parti del mondo, chi semplicemente per curiosità.
Qualunque sia il motivo che ti spinge a farlo, il Cammino è un’esperienza positivamente introspettiva ed estremamente personale. Ci sono diversi livelli: quello fisico, quello mentale e, se lo vuoi, quello spirituale.
Viaggiare a piedi ti permette di goderti in tutta calma anche le sfumature più nascoste dei luoghi che stai attraversando, di viaggiare con la mente e di rilassarti a pieno. Proprio per questo, secondo noi, è un peccato affrontarlo con frenesia. Gustarti ogni passo e i luoghi che ti circondano è la tua missione.
Fissare tappe troppo lunghe, ad esempio, ti può togliere il piacere di guardarti intorno durante gli ultimi chilometri perché sei troppo stanco e la mente visualizza solo la meta, sbuffando.
Quindi i chilometri giusti ogni giorno, secondo la nostra esperienza sono più o meno 20, e fermatevi quando ne avete voglia o quando il vostro corpo ve lo chiede.
Quale tratto del Cammino di Santiago scegliere?
Non ci sono regole o limitazioni per cimentarsi in un Cammino, non esiste un’età consigliata o una particolare forma fisica, lo si può fare da soli o in compagnia. Il Cammino è un’esperienza alla portata di tutti, l’importante è fare quello che ci si sente senza strafare!
È consigliabile comunque fare un po’ di allenamento un paio di mesi prima della partenza, camminare un paio d’ore due o tre volte a settimana utilizzando le scarpe che userete durante il vostro cammino.
Il più facile e meglio servito (ci sono albergue e ostelli ogni 4/5 km) è sicuramente il Cammino Francese, la via per eccellenza e più frequentata che parte da Saint Jean Pied de Port, un paesino sui Pirenei Francesi.
Se cercate un’esperienza più amena invece vi consigliamo di valutare una delle altre vie ufficiali per Santiago, ce ne sono per tutti i gusti e le necessità: Cammino del Nord, Cammino Portoghese, Via della Plata, Cammino Sanabrès, Cammino Primitivo, Cammino Inglese, Fisterre.
Le differenze tra i vari tratti e percorsi
I cammini che ti ho suggerito qui differiscono per tipologia di paesaggio, lunghezza e anche grado di difficoltà.
La scelta è soggettiva e probabilmente sarà il cammino a scegliere voi non appena inizierete a cercare informazioni. Il consiglio è di seguire l’istinto, trovare un po’ di info utili alla scelta dell’equipaggiamento.
Il Cammino Portoghese, ad esempio, è un’ottima alternativa per chi cerca un percorso facile immerso nel verde e con poco dislivello, è alla portata di tutti e ci sono molti punti dove fermarsi a riposare. Per chi cerca paesaggi marini offre anche una splendida variante lungo la costa atlantica. Se decidete di percorrere questo sentiero vi consigliamo di partire da Porto in quanto il tratto da Lisbona a Porto è ancora poco servito di albergue e con lunghi tratti lungo strade provinciali molto trafficate.
Per noi è stato il primo Cammino e ci ha fatto innamorare di questo stile di viaggio.
Ci siamo misurati come famiglia intorno al concetto di tempo, di rispetto reciproco e di piacere nello stare insieme per raggiungere un obiettivo comune: arrivare a Santiago.
Se cercate qualcosa di più sfidante, con paesaggi variegati, scogliere mozzafiato e città d’arte, optate per il Cammino del Nord! È un percorso molto più impegnativo rispetto al Francese o al Portoghese, ci sono tappe lunghe e con parecchi metri di dislivello. La dimensione fisica di questo Cammino riesce a mettere alla prova anche il pellegrino più motivato. La vostra fatica però verrà ripagata da un’incredibile combinazione di mare e montagna, colori e profumi di erbe selvatiche.
Per noi è stato il secondo Cammino, abbiamo scelto il tratto tra Irun e Santander che attraversa Paesi Baschi e Cantabria, 220 km tra rocce nere, pascoli, mucche, fiumi e mare smeraldo in combinazioni sempre nuove. Esperienza indimenticabile anche se il fatto di non arrivare a Santiago come meta del viaggio, col senno di poi, ha smorzato in noi la dimensione spirituale. In questa avventura ci siamo soprattutto misurati nell’affrontare insieme la fatica e le difficoltà che ognuno di noi sentiva in modo diverso.
Comunque si percorra il Cammino e qualunque via si scelga, il momento dell’arrivo in albergue e del ritrovo insieme agli altri compagni di viaggio, anche solo per un giorno, è uno dei più intensi di questa esperienza. Le persone che si possono incontrare sono le più disparate. Gente di tutte le età e da tutto il mondo.
Alcune delle cose più belle del Cammino, infatti, sono proprio le amicizie e i legami che di creano durante il percorso. Un hospitalero una volta ci disse: “Il cammino non è una camminata ma la condivisione di un pezzo di strada con altre persone, vivi in una comunità che si sposta con un suo ritmo e ogni giorno hai l’opportunità entrare in empatia con persone diverse”.
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