/ Silvia Benetollo / da camminare viaggiare a piedi
Trekking alle Azzorre: le Hawaii europee
Belle, selvagge e autentiche, le isole Azzorre sono ancora ignorate dai grandi flussi del turismo di massa; anche per questo sono state definite dal Telegraph “le Hawaii d’Europa” e secondo l’Huffington Post sono le migliori isole europee da visitare.
São Miguel, un giardino in mezzo all’oceano
Le Azzorre sono un arcipelago composto da nove isole, tutte diverse l’una dall’altra. La più grande è São Miguel, detta anche “l’isola verde”. Non è difficile intuirne il motivo: infatti, è in gran parte ricoperta di foresta nebulosa, ovvero una specie di foresta subtropicale caratterizzata dal fatto che le nuvole stazionano abitualmente all’altezza della chioma degli alberi. Il risultato è un ecosistema incredibilmente rigoglioso, ricco d’acqua, cascate e torrenti. In alcuni di questi il viaggiatore a piedi può ristorarsi con un bagno rinfrescante, un’esperienza assolutamente da provare.
Una meta perfetta per il trekking
São Miguel, l’Isola principale delle Azzorre, ha tanto da offrire agli amanti degli scarponi: i sentieri sono tutti in ottimo stato e regalano esperienze davvero indimenticabili. Basti pensare che l’isola conta decine di crateri ormai spenti che ora ospitano splendidi laghi. Il più selvaggio è senz’altro il Lagoa do Fogo, che si trova quasi al centro dell’isola. Ospita una colonia di gabbiani suscettibili, che specie nel periodo della cova è bene non disturbare. Da qualsiasi punto decidiate di raggiungere questo lago, resterete impressionati dal suo aspetto primordiale, dal silenzio e dalla calma senza tempo che lo avvolge.
Dopo il trekking bisognerebbe non farsi mancare un bagno caldo e rilassante alle terme di Caldeira Velha, che si trovano proprio sulle pendici del cratere. Considerate monumento naturale dell’isola, sono immerse in una rigogliosa foresta di felci e tassi giapponesi.
Il cratere Sete Cidades con i suoi laghi
Altrettanto affascinante è il cratere di Sete Cidades, posto sul lato occidentale dell’isola, che ospita ben tre laghi: Lagoa Azul, Lagoa Verde e Lagoa de Santiago. Dal più celebre punto panoramico, il Miradouro da Boca do Inferno, parte uno stupendo sentiero che si snoda proprio sul bordo del cratere e permette una vista superba sia sui laghi che sull’oceano. Nei mesi di maggio e giugno i prati sono punteggiati da migliaia di ortensie in fiore, rese blu dai minerali contenuti nel suolo… uno spettacolo indimenticabile.
Il Lagoa das Furnas è il terzo grande lago di origine vulcanica dell’isola e sulle sue sponde si snoda un rilassante e romantico sentiero. Soprattutto vi troverete le più famose fumarole dell’isola, dove si cucina il “cozido” (letteralmente: bollito), piatto tipico a base di carne e verdure. In sostanza, funziona così: accanto alle fumarole vengono scavati dei buchi sufficientemente grandi per contenere un pentolone, che viene lasciato in cottura per cinque ore. Pare che questo tipo di cottura “vulcanica” conferisca agli alimenti un sapore speciale. Con un po’ di fortuna, potrete assistere, poco prima di mezzogiorno, alla bizzarra operazione di estrazione dei pentoloni…
Il Salto do Prego e le cascate nella foresta
Se oltre ai laghi volete vivere l’esperienza di una cascata immersa nella foresta sub-tropicale, il Salto do Prego non vi deluderà. Posto sul lato orientale dell’isola, questa stupenda cascata è raggiungibile partendo dal villaggio di Faial da Terra. Il percorso risale ripido tra la foresta fitta di felci e di muschi e profumata da una particolare specie di giglio, l’hedychium o giglio di zenzero. C’è da dire che non tutta la flora che cresce spontanea sull’isola è autoctona. Molte specie, infatti, sono state introdotte come piante ornamentali e sono poi sfuggite al controllo dei giardinieri: è il caso del giglio, ma anche delle ortensie e dei tassi giapponesi (cryptomeria japonica).
Tuttavia, nella zona del Salto do Prego è ancora presente la flora endemica, tra cui la frangula azorica, una pianta cespugliosa che dà il nome al villaggio attraversato dal sentiero, il cui minuscolo centro di nome Sanguinho non è più stabilmente abitato dal 2006.
La bellezza della cascata e la freschezza delle sue acque, statene certi, vi faranno dimenticare tutte le fatiche dell’escursione.
Il tè europeo, simbolo di São Miguel
Lo sapevate? L’isola di São Miguel è il principale luogo in Europa dove si coltiva la camellia sinensis, ovvero la pianta del tè (chà – letto schà – in portoghese). Ci sono solo due piantagioni, create a fine Ottocento per salvare l’economia dell’isola dopo un’infezione che aveva distrutto tutte le piante di arance; la camellia sinensis, portata da alcuni maestri giapponesi, ha trovato a São Miguel le condizioni perfette, e soprattutto nessun parassita: questo consente una coltivazione completamente biologica.
Le piantagioni di tè possono essere visitate e in particolare quelle di Gorreana sono percorse da uno splendido e facile sentiero, che richiede un paio di ore di percorrenza e che si snoda in una distesa ordinata ed elegante di siepi di tè.
Al termine della passeggiata è possibile visitare lo stabilimento, che si trova esattamente dall’altra parte della strada: i macchinari in uso sono ancora quelli originali e la lavorazione è manuale. Verrete accolti da un intenso aroma di tè, che potrete anche gustare liberamente all’interno, dove si trovano anche informazioni davvero interessanti sulla lavorazione e sulle diverse varietà. Noi vi consigliamo di accompagnare la degustazione con un delizioso dolcetto tipico delle Azzorre: la queijada de leite. Farete il bis!
São Miguel è davvero una meta ideale per chi ama il trekking e anche la sua capitale Ponta Delgada ha tutto ciò che si può desiderare, dagli ottimi ristoranti ai concerti, pur mantenendo la magica atmosfera sospesa di una cittadina in mezzo all’Atlantico.
Insomma, la più grande delle isole Azzorre ha tutte le carte in regola per conquistarsi un posto speciale nel cuore di chi si ferma a visitarla.
Se non vedi l’ora di innamorarti di queste isole splendenti ecco tutti i nostri itinerari, in gruppo e individuali: