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Il blog di Girolibero

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Trekking e benessere in Istria: la fuga perfetta

Se la routine comincia a starvi stretta, prendetevi una pausa e scappate in Istria. Non serve per forza salire su un aereo e volare lontani per passare qualche giorno di relax e di benessere: l’Istria e la costa slovena sono un vero scrigno di piccoli gioielli artistici e naturalistici.

Trekking e wellness in Istria

D’altra parte, basta dare un’occhiata a google maps: la zona compresa tra Capodistria e Pirano gode di una vista privilegiata sul golfo di Trieste, e nelle giornate più limpide le Alpi Giulie sembrano sorgere direttamente dal mare. Un panorama eccezionale, che può essere ammirato dal sentiero che segue la linea di costa, immerso nella macchia mediterranea. Infatti, questo angolino di Istria offre ai propri visitatori una bella rete di sentieri, con i quali si possono raggiungere a piedi i centri principali della zona: Isola, Pirano e, per i camminatori più incalliti, anche Capodistria.

Il Parco Naturale e le sue saline, per un concentrato di benessere

Dal punto di vista naturalistico, il cuore dell’Istria slovena è senz’altro il Parco Naturale di Strugnano. Questa riserva ha tutto ciò che si può desiderare da un parco: falesie di 80 metri di altezza a picco sul mare, 160 ettari di profumato bosco sub-mediterraneo e l’unica area umida salmastra della Slovenia, la laguna di Stjuža (Chiusa), che offre l’habitat ideale a numerose specie di uccelli. Ma nel Parco Naturale di Strugnano l’aspetto naturalistico si intreccia indissolubilmente con quello storico e culturale: infatti, accanto alla laguna di Stjuža, utilizzata per l’ittiocoltura fino agli anni Trenta del Ventesimo secolo, si trovano le saline più piccole e settentrionali del Mediterraneo. I canali e le vasche per la produzione di sale hanno modellato nei secoli il paesaggio di questo piccolo specchio d’acqua, creando nei secoli un ecosistema unico.

 

Ma nella penisola di Strugnano il sale ha trovato anche un altro interessante impiego: quello delle cure termali. Infatti, la zona è nota almeno fin dal XIII secolo per la salubrità dell’aria e per i benefici portati dalla presenza delle saline; oggi gli stabilimenti termali offrono sia trattamenti a base di fanghi curativi e sale marino, oltre ai bagni in acqua marina riscaldata, ideale per la talassoterapia.

Pirano, tra mare e leggenda

In questo dolce e benefico paesaggio mediterraneo, tra una spiaggia e un bosco di pini marittimi, si trovano i piccoli borghi che hanno reso famosa la costa slovena dell’Istria. Innanzitutto Pirano, che si protende sul mare dalla stretta penisola su cui è adagiata.  La tradizione vuole che questo piccolo ma importante paese sia stato fondato, esattamente come Venezia, dagli esuli di Aquileia, in fuga dalle invasioni barbariche. I rapporti con la Serenissima sono stati strettissimi, fino alla sua caduta, nel 1797, quando passò sotto il dominio austro-ungarico.  Ma è durante la Repubblica di Venezia che Pirano dà i natali al famoso violinista e compositore Giuseppe Tartini, autore della sonata Il trillo del diavolo, nota per essere particolarmente impegnativa dal punto di vista tecnico e per essere stata ispirata nientemeno che dal diavolo in persona, apparso in sogno al compositore. Secondo la leggenda, il fantasma di Tartini ancora appare, accompagnato da una strana musica, nella chiesa di Santa Caterina, a Padova, dove è stato sepolto.

Pirano ha l’atmosfera speciale dei paesi di mare e l’eleganza delle cittadine veneziane: vale la pena di prendersi il tempo per perdersi nelle sue viuzze e per un caffè in piazza.

Una pittrice dimenticata, sull’isola che non c’è

Più piccola di Pirano ma altrettanto affascinante è la piccola Isola, l’antica Haliaetum di origine romana. Dominata dalla Repubblica di Venezia per oltre cinque secoli, oggi Isola in realtà non è più un’isola, perché il canale che la separava dalla terraferma è stato interrato all’inizio del XIX secolo, durante l’occupazione francese. Chi visita questo piccolo gioiello non può farsi sfuggire uno degli esempi di architettura barocca meglio conservati della Slovenia, il palazzo Besenghi degli Ughi, un tempo dimora della famiglia Besenghi, che vantava una biblioteca di ben 3.000 volumi; oggi il palazzo è sede della comunità italiana. Inoltre, vi consigliamo la visita al duomo dei SS. Mauro e Donato, dove si può ammirare una delle rarissime opere della pittrice veneziana Irene da Spilimbergo, allieva nella bottega di Tiziano. Non solo pittrice, ma anche poetessa e autrice di prosa, Irene viene indicata come una delle sette donne che hanno dato lustro a Venezia, e di lei non ci rimangono che le lodi dei letterati di epoche successive, e una tela, il San Sebastiano, conservato appunto nel duomo di Isola, una delle sue poche opere di cui si conosca l’ubicazione.

Per chi non vuole perdersi l’aspetto gastronomico…

Storia, natura e cultura sono solo alcune delle attrattive di questo piccolo e affascinante lembo di terra. Se poi non volete trascurare proprio nulla e desiderate dedicarvi anche alla gastronomia, vi consigliamo di non perdervi le osmizze: non ristoranti, né agriturismi, ma piuttosto delle cantine aperte, dove poter assaggiare vini e prodotti tipici locali direttamente dal produttore. Si tratta di una tradizione che risale all’epoca di Maria Teresa d’Austria, quando i contadini vennero autorizzati alla vendita diretta dei propri prodotti, per non più di otto giorni consecutivi (infatti, il termine “osmizza” deriva dallo sloveno “osem”, otto). Sono indicati da una frasca di edera, che rimane verde, appunto, per otto giorni.

Insomma, la costa istriana della Slovenia è il luogo ideale per godersi una breve vacanza all’insegna del benessere, delle passeggiate e delle cose buone e belle, e rientrare davvero rigenerati. Se anche tu hai bisogno di staccare un po’ ecco tutti i nostri viaggi in Istria.


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