Happy
to be here

Il blog di Girolibero

/ /

Tutto quello che devi sapere sul Cammino di Santiago

“Il Cammino di Santiago è il viaggio che ti cambierà la vita! Il Cammino di Santiago è un’esperienza indimenticabile!” Quante volte hai sentito o letto questa frase? Probabilmente decine di volte, e in effetti basta una semplice ricerca sul web o sui social network per leggere un’infinità di pareri pieni di entusiasmo e di emozione verso un viaggio che di anno in anno attrae un numero sempre maggiore di persone, pardon di pellegrini, lungo i suoi percorsi.

Tantissime scarpe da trekking su una roccia fotografate insieme a un libro sul cammino di Santiago.

Il mio primo Cammino di Santiago

Devo essere sincero: prima di decidere di partire per il mio primo Cammino (era l’estate del 2017) non solo ero piuttosto scettico (e anche un po’ preoccupato) ma ero ferocemente convinto che avventurarsi in un’impresa del genere potesse essere paragonabile ad una tortura o ad un terribile attacco di masochismo. Tanto per intenderci: ero quella persona che alla voce “cammino” contemplava il fatto di andare a fare la spesa a piedi, nel supermercato a 150 metri da casa. Ci siamo capiti no?

Siccome però la vita è piuttosto ironica (e pure fetente) una sera di fine luglio in cui stavo riflettendo sulle imminenti vacanze mi è venuta questa folle idea: fare il Cammino di Santiago. Intendiamoci: non mi si è presentato davanti agli occhi San Giacomo, e non sono stato colpito da un fulmine ma… Dal nulla il Cammino è arrivato nella mia vita!

E posso assicurarti che se l’ho fatto io, beh… lo possono fare quasi tutti: dopo averlo percorso per tre volte in due anni (e lo percorrerò altre 5 nell’estate 2019) posso dire di aver visto sul Cammino persone di ogni età e di ogni condizione fisica.

Per me la passione del Cammino di Santiago, e del trekking in generale, è qualcosa che è esploso in maniera travolgente: ho scritto due libri sul Cammino di Santiago ,  gestisco una pagina social con oltre 30.000 fans e poi ovviamente… ci sono i viaggi di gruppo.

Ho parlato abbastanza di me (per farmi perdonare ti offrirò una tapas), dunque torniamo a noi.

Se stai leggendo questo articolo probabilmente sai già qualcosa sul Cammino, che ne dici però di fare un veloce ripasso?

Cos’è il Cammino di Santiago?

Il Cammino di Santiago è una rete di percorsi che dalla Francia, dal Portogallo e sopratutto dalla Spagna hanno condotto dal 813 d.C. Milioni di pellegrini fino alla città spagnola di Santiago di Compostela, per la precisione fino alla tomba di San Giacomo, uno dei 12 discepoli di Gesù.

Alla sua morte, nel 42 d.C. , le spoglie di San Giacomo vennero traslate in quella che oggi è la moderna regione della Galizia. Dopo un lungo periodo di oblio i resti di San Giacomo vennero ritrovati nel 813 d.C. In un campo illuminato dalle stelle (da qui il nome “Compostela”= campo delle stelle) e da quel momento cominciò un lento ma incessante pellegrinaggio.

L’importanza del pellegrinaggio verso Santiago è cresciuta costantemente, al punto che il Cammino è uno dei tre pellegrinaggi principali della cristianità insieme a quello verso Roma e verso la Terra Santa.

Solo nel 2018 i pellegrini arrivati a Santiago sono stati oltre 327.000, di cui quasi 28.000 italiani. Se ci fosse una classifica delle nazioni rappresentate sul Cammino di Santiago (e in effetti c’è) noi italiani saremmo al secondo posto assoluto.

Donna di spalle seduta per terra con zaino e scarpe da trekking: di fronte a lei la cattedrale di Santiago.

Perchè percorrere il Cammino di Santiago?

Ormai credo di poter dire che le motivazioni sono tante quanti i pellegrini sul Cammino, nel senso che ogni persona ha la sua motivazione sappi però che per il 60% dei pellegrini (e questi sono dati ufficiali) il Cammino non è necessariamente un’esperienza religiosa.

Personalmente anche se non ho fatto il Cammino di Santiago per motivi religiosi trovo comunque affascinanti ed emotivamente intense le visite alle chiese e ai tanti luoghi di culto che si trovano sul Cammino, e ovviamente la Cattedrale di Santiago è uno dei luoghi di cui conservo il ricordo più intenso.

Il Cammino di Santiago è una splendida esperienza e un’ottima scusa se vuoi fare una vacanza alternativa e straordinaria in Spagna, perfetta se ami gli sport outdoor (trekking in particolare), la storia, la natura e ovviamente la ricca cucina iberica. A questo proposito, mettiti il cuore in pace: il Cammino non fa dimagrire, in compenso conoscerai gente meravigliosa e gusterai piatti straordinari!

Gruppo di camminatori sorridenti di fronte alla cattedrale di Santiago.

Percorsi e tratte del Cammino di Santiago de Compostela

Il percorso più conosciuto e battuto del Cammino di Santiago è il Cammino Francese, che nella versione più amata parte da Saint-Jean Pied de Port, un piccolo centro ai piedi dei Pirenei, ovviamente in Francia. Chi parte da qui percorre quasi 800km in 30 giorni di Cammino, per arrivare alla Cattedrale di Santiago.

Oltre al Francese sono molto popolari anche il Cammino Portoghese, il Cammino Inglese, il Cammino Primitivo e il Cammino del Nord.

Per ricevere la Compostela (il documento che certifica di aver percorso il Cammino) dovrai camminare per almeno 100 km o pedalare per almeno 200km. Siccome a Santiago si fidano il giusto, per dimostrare di aver effettivamente percorso il Cammino dovrai farti timbrare la Credenziale almeno due volte al giorno con quei timbri (Sellos) che nel tempo sono diventati uno dei simboli stessi del Cammino di Santiago. Ti assicuro però che la raccolta dei sellos diventa dopo qualche ora in cammino uno dei must nella giornata del pellegrino e che quando tornerai a casa riguardare la credenziale timbrata sarà una botta di emozioni!

Segnaletica e tempi di percorrenza

Sul Cammino di Santiago camminerai per la maggior parte del tempo su percorsi sterrati e sentieri, sempre ben segnalati (troverai le immancabili frecce e conchiglie segnaletiche praticamente ovunque), trovando una natura rigogliosa in cui si alternano paesaggi rurali, montani e oceanici. Attraverserai città e piccoli borghi (pueblo in spagnolo) ricchi di storie e tradizione, oltre che di saporita gastronomia locale. A proposito: non azzardarti a non assaggiare il polpo alla galega, la torta di Santiago e ovviamente i Pimiento de Padron (pazzeschi peperoncini verdi saltati in padella).

Se non hai il tempo per camminare 30 giorni, o semplicemente non ti va di farlo (hai tutta la mia comprensione) puoi comunque fare il Cammino di Santiago in una settimana: sappi che questa è la scelta che fa circa il 30% dei pellegrini (e tra quelli mi ci infilo anche io). Ti basterà cominciare il tuo Cammino di Santiago da Sarria (se vuoi fare il Cammino Francese), da Tui o Baiona (se vuoi fare il Cammino Portoghese) o da Ferrol (se vuoi fare il Cammino Inglese). In tutti questi casi potrai raggiungere Santiago di Compostela in 5 giorni di Cammino percorrendo circa 110-120km, dunque potrai ricevere l’agognata Compostela!

Gruppo di camminatori lungo il cammino di santiago in Gallizia in una giornata uggiosa.

In gruppo o in solitaria?

Molte persone mi chiedono quotidianamente se il Cammino va fatto da soli o in compagnia, se è meglio dormire in ostello o in albergo, se bisogna camminare con lo zaino oppure no.
Ti dirò: io l’ho fatto in entrambi i modi e posso dirti che il “come” fai il Cammino non importa poi un granchè. Il Cammino di Santiago è un’esperienza estremamente personale, dunque ogni modo va bene.

Quello che ho capito è che un viaggio di gruppo permette anche alle persone più dubbiose e meno preparate (fisicamente ma non solo) di vivere un’esperienza straordinaria: c’è la sicurezza e la forza del gruppo, c’è il trasporto dei bagagli da una tappa all’altra e la tranquillità dei propri spazi privati in una comoda camera d’albergo.

Viaggi organizzati sul Cammino di Santiago

Con Girolibero puoi percorrere il Cammino di Santiago a tappe a piedi, oppure in bicicletta. È tutto organizzato: gli hotel sono prenotati, i bagagli vengono trasportati e se hai bisogno di assistenza, hai il numero dedicato da chiamare. Non ti resta che scegliere una delle proposte di Girolibero e allacciare gli scarponi!


Torna su