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Il blog di Girolibero

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Dove bere un buon caffè nel mondo

Anche il viaggiatore più adattabile ed esperto soffre per quello che è il problema più grande per un italiano all’estero: “come farò a bere un caffè decente?”

In realtà nel mondo esistono paesi che hanno un consumo decisamente più elevato del nostro e sono dei veri cultori del caffè. In Senegal il Cafè Touba è considerato una medicina che aiuta nella preghiera (sarà per dargli un saporaccio, come ogni medicina che si rispetti, che ci mettono l’aglio?), mentre uno studio sembra confermare che l’aspettativa di vita molto alta in alcune isole greche sia il risultato proprio dell’abitudine degli abitanti di bere un caffè al giorno (che però spesso è fatto con latte, acqua e caffè solubile, quindi non applicate questa “sana abitudine” ai nostri espressi o a quelli, fortissimi, preparati con la moka di casa).

Questa premessa per dirti che sì, vale la pena assaggiare.

Ecco alcuni dei caffè più buoni e particolari al mondo, che non vi faranno rimpiangere il caro e vecchio espresso del bar sotto casa.

FINLANDIA

Non te l’aspettavi vero? Eppure la Finlandia è al primo posto per il consumo di caffè, con circa 10 kg all’anno a testa, mentre noi siamo solo settimi. Il Kahvi, il caffè finlandese, come in altri paesi del Nord Europa è fatto però con il caffè filtrato, a cui viene aggiunto un goccio di latte. L’idea che abbiamo del caffè scandinavo un po’ “annacquato” deriva dal fatto che nel 1941 vennero introdotti in commercio dei surrogati ricavati da segale, orzo, rapa gialla svedese, piselli o radici e quindi diminuì la quantità di caffè utilizzata nella preparazione del Kahvi.

Kahvi

VIETNAM

Dopo il Brasile, il Vietnam è il secondo paese produttore al mondo di caffè, che non è solo una bevanda ma fa parte della tradizione e della cultura di questo paese. A detta di tutti i viaggiatori che l’hanno assaggiato (inclusi noi!), il caffè vietnamita è in assoluto il più buono al mondo. Il Cà Phê Đen è molto scuro, forte, e viene preparato molto lentamente, con una tecnica detta “del gocciolamento”, lasciando scendere dall’apposita caffettiera il liquido scuro nella tazza, goccia dopo goccia. Il risultato è una bevanda, più densa del nostro caffè, che sa di cioccolato e di mandorle.

Se ordini un Cà Phê Sữa avrai un macchiato con il latte condensato, che ne accentua le note di mandorla. Ne esiste anche una verisione più allungata, il Cà Phê Sữa Dá, con ghiaccio e acqua. Se poi vuoi spingerti oltre con gli assaggi ecco il Cà Phê Trững, con più latte condensato e 1 tuorlo d’uovo.

COLOMBIA

La maggior parte dei chicchi di caffè importati nei paesi consumatori arriva proprio dalla Colombia, in particolare dall’Eje Cafetero, un’enorme zona dedicata alle piantagioni, in un paesaggio naturale assolutamente meraviglioso. Nel terzo paese produttore al mondo potete ordinare il Tinto, che è in assoluto il più simile al nostro espresso, il Cortado, che corrisponde al nostro macchiato, oppure il dolce Chaqueta che viene servito già zuccherato con l’aguapanela, lo zucchero di canna liquido.

Cafe Colombia

CUBA

Nel sud di Cuba le piantagioni di caffè nella Sierra Maestra sono state dichiarate Patrimonio UNESCO: proprio qui sorsero le prime piantagioni, testimoniate oggi da un importante sito archeologico. Il caffè che vi viene coltivato è equo solidale, e prodotto ecologicamente, senza l’utilizzo di fertilizzanti chimici. Se tra un Mojito e l’altro vorrete assaggiare il caffè locale ti basterà ordinare un Coradito: ma attenzione, se sei amante del caffè nero e amaro sappi che viene sempre preparato con latte già zuccherato.

INDIA

Nel 1600 Baba Budan, un mistico sufi, partì per un pellegrinaggio a La Mecca e al suo ritorno in India teneva gelosamente in tasca 7 chicchi di caffè. La leggenda dice che fu proprio così che arrivò il caffè in India. Il Kaapi viene preparato filtrato, con acqua, polvere di caffè e latte caldo.

MESSICO

Se ti avessimo chiesto dove preparano il caffè con una stecca di cannella siamo sicuri che avresti pensato subito a qualche paese della Scandinavia o alla Germania. Invece questa tradizione è fortissima in Messico, dove il Caffè de Olla viene preparato con acqua calda in cui viene sciolta della polvere di caffè e un cucchiaio di piloncillo, una tipica melassa, e una stecca di cannella appunto. Al Messico va anche una nota di merito: è il più grande produttore di caffè biologico.

Café de Olla

DANIMARCA

Come in Finlandia, anche in Danimarca il consumo di caffè è altissimo: il 70% della popolazione ne beve 3-4 tazze al giorno, ed è considerato un elemento essenziale per l’Hygge, l’arte dello stare bene danese. Il fatto che ne bevano così tanto potrebbe essere già un indizio: nello Stempelkande Kaffe infatti c’è parecchia acqua, e viene preparato in quella che assomiglia a una teiera da infusione.

SPAGNA 

In Spagna la colazione è frettolosa e poco abbondante (a differenza degli altri pasti). Si beve un semplice cafè con leche, un caffè latte, con un pan y tomate, pane tostato con olio e pomodoro. Attenzione che anche ordinando un Cortado non ti porteranno un espresso, ma un caffè macchiato. Chiedi un semplice cafè o un cafè solo. Se invece vuoi provare qualcosa di particolare assaggia il cafè bon bon: servito in un bicchierino di vetro, ha due strati riconoscibili di caffè e latte condensato. Il Cafè con miel è per i più golosi: cannella, latte caldo, miele… buonissimo, ma sicuramente non la bevanda perfetta da bere nella calle ad agosto!

PORTOGALLO

Ordinare un caffè in Portogallo è facilissimo: ti basterà chiedere Um café, ed eccoti il tuo espresso. Se vuoi ordinarlo “like a local” chiedi Uma bica.  Da provare, magari accompagnato da una delle tante delizie della pasticceria portoghese, anche il Galao, servito in bicchieri alti e simile al latte macchiato, mentre per qualcosa di fresco il Mazagran, un caffè freddo in bicchiere con ghiaccio e limone.

BRASILE

Il primo produttore al mondo non può che essere un’istituzione quando si parla di caffè! E invece no, perché è la torrefazione a fare la differenza, quindi qui troverete un caffè buonissimo ma sicuramente molto diverso dall’espresso a cui siamo abituati. Spesso viene regalato a fine pasto nei ristoranti, preparato in grandi contenitori riscaldati… Insomma, se siete in astinenza da caffeina potete salvarvi, ma niente di più.

Qualche curiosità per i caffeinomani:

CAFFÈ CORRETTI

In Germania c’è il Pharisäer: panna montata, caffè, una zolletta di zucchero e un bicchierino di rum. In Spagna il Carajillo, un caffè corretto con brandy, whisky o rum. In Norvegia troverai invece il Karsk, preparato storicamente dai contadini del nord con un metodo molto particolare: sul fondo della tazza viene messa una moneta, si versa caffè fino a quando la moneta diventa invisibile e poi liquore finché la monetina non torna visibile. In Irlanda, ma diventato celebre e diffuso in tutto il mondo, dovrai assaggiare l’originale Irish Coffe: panna densa, un caffè, zucchero di canna e un bicchierino di whiskey irlandese.

DOVE ORDINARE È QUASI IMPOSSIBILE

C’è un posto dove per ordinare un caffè serve una certa preparazione linguistica. Non stiamo parlando di un luogo sperduto e impenetrabile, ma di una splendida città italiana: Trieste. Qui i baristi hanno risolto il problema delle mille varianti con cui si può ordinare un semplice caffè dando loro un nome. Sentirai quindi chiedere un “Capo in B”, “un nero”, “un gocciato”… Spesso al bancone troverai anche le istruzioni per ordinare: se vuoi un caffè liscio ordinerai un nero, il capo è un macchiato, il gocciato un caffè con un goccio di latte nel mezzo. In B significa che lo vuoi in vetro. E attenzione al cappuccino, che spesso qui viene chiamato caffelatte. Dopo un primo momento di spaesamento ordinare sarà divertentissimo!

Sei pronto ad avere la tua dose di caffeina anche dall’altra parte del mondo?!


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