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Il blog di Girolibero

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La nuova edizione del Bicycle Film Festival di New York

Il Bicycle Film Festival ha festeggiato a giugno la sua diciassettesima edizione, che quest’anno si è tenuta a New York. Un festival itinerante  che negli anni ha allargato il suo pubblico, arrivando a toccare più di 75 città diverse nel mondo, e offrendo con i suoi programmi un’ampia finestra sul panorama cinematografico indipendente incentrato sulla due ruote. Un appuntamento da non perdere quindi per chi ama, come noi, la bicicletta.

Bicycle Film festival, il primo festival cinematografico dedicato al mondo delle bici

Quando si dice lungimiranza e ottimismo. Il Bicycle Film Festival, per gli amici abbreviato in BFF, nasce proprio da questi due elementi, che hanno permesso al suo fondatore Brendt Barbur di trasformare un’esperienza davvero terribile in un evento positivo. Nel 2000 Barbur stava pedalando in sella alla sua bicicletta per le strade di New York City, quando improvvisamente un autobus che non aveva rispettato una precedenza lo investì in pieno. Dopo la riabilitazione in ospedale, Barbur decise di trasformare quell’incidente in qualcosa di costruttivo, che parlasse al grande pubblico sia di problemi ambientali legati all’utilizzo delle macchine a combustibile fossile, sia della passione legata al mondo delle due ruote. Incentivare l’utilizzo della bicicletta coinvolgendo le persone in un grande evento culturale multidisciplinare che fosse allo stesso tempo divertente e divulgativo, gli sembrò la miglior idea per riuscire a sensibilizzare il pubblico newyorkese, che di solito quando si parlava di sostenibilità e mezzi di trasporto, era già pronto a girare la testa dall’altra parte.

La prima edizione del Bicycle Film Festival si tenne nel 2001 proprio nella città di New York, con un ricco programma di film di registi indipendenti provenienti da tutto il mondo, accompagnato da eventi di musica dal vivo e performance artistiche. Il pubblico diede subito una grande risposta all’evento e l’iniziativa ebbe risonanza in tutto il mondo. Così Barbour pensò a chi non aveva potuto essere presente all’iniziativa di New York e decise di rendere la kermesse cinematografica itinerante, che ad oggi ha toccato più di 75 città nel mondo.

Il tema del 2017: Parigi-Roubaix, una domenica all’inferno 

L’edizione di quest’anno che si è svolta a giugno a New York, e che vedrà la sua ultima replica del 2017 a settembre nella città di Ottawa in Canada, ha avuto come tema di ispirazione la pellicola culto danese sul mondo del ciclismo A Sunday in Hell. In questo documentario del 1977, il regista e poeta Jørgen Leth, racconta da vicino la domenica dell’11 aprile 1976 durante una tappa della Parigi-Roubaix. L’inferno del titolo invece, è il nome con cui viene chiamato l’aspro terreno ghiaioso delle strade sterrate e delle mulattiere di pavè a Nord della Francia, dove i ciclisti si affrontano. Lo sguardo ravvicinato e la narrazione coinvolgente del film, in cui compaiono Eddie Merckx, Roger De Vlaeminck e Francesco Moser, è un racconto spettacolare ed emozionante sull’autentica passione per la bicicletta e per lo sport dove tutti i punti di vista, da quello dei ciclisti a quello degli spettatori o dei meccanici, sono raccontati con vera maestrìa. Durante l’edizione del BFF di New York, la proiezione del film è stata accompagnata dalla colonna sonora live adattata per l’occasione dai gemelli italo canadesi Amedeo Pace e Simone Pace del gruppo musicale indipendente underground dei Blonde Redhead, accompagnati da Jeanann Dara e dal suo ensemble. Per quest’anno purtroppo non è stata prevista nessuna tappa italiana, anche se il festival è già stato ospitato a Milano per la sua edizione annuale dal 2011 fino all’anno scorso.

A SUNDAY IN HELL (Jørgen Leth, 1976) from Spectacle Theater on Vimeo.

Un occhio di riguardo al cinema d’animazione

Quando lo si accusa di essere contro le macchine Barbur sorride e risponde tranquillamente “ Non siamo contro le macchine.Vogliamo solo ispirare e stimolare le persone ad andare in bicicletta. Il nostro pianeta ha il mal d’auto, il problema è che non è più sostenibile pensare allo spazio urbano in una logica auto-centrica.” In questa edizione newyorkese, il festival ha dato grande spazio al cinema di animazione con una selezione fatta dalla famosa illustratrice e animatrice australiana Lucinda Schreiber, proponendo un programma complessivo di 50 film selezionati da 25 Paesi diversi. Il tema della selezione è Bike Portraits e racconta di come il rapporto con la bicicletta sia differente tra le varie città del mondo. Tra i film di animazione spicca il commovente Father and Daughter, il cortometraggio animato del regista olandese Michaël Dudok de Wit vincitore del premio Oscar come miglior film animato nel 2001.

Barbur riesce sempre a coinvolgere le diverse comunità di ciclisti, artisti e filmmakers che danno il loro contributo al festival creando un programma sempre eclettico e interessante, proponendo un calendario di eventi ricco e variegato sempre attento anche al tema dei viaggi sostenibili. Le tematiche ambientali quest’anno sono state sottolineate anche con un grande party per celebrare lo stile di vita green e sostenibile, con tanto di mercatino con prodotti biologici, la Hester Street Fair e un corner completamente dedicato ai vegetariani.

BFF 2017 Compilation 5min PRESS from Bicycle Film Festival on Vimeo.


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