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Il blog di Girolibero

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Sapore di mare… in bici

C’è chi alle verdi vallate preferisce una distesa azzurra a perdita d’occhio. Chi già a febbraio comincia ad aver voglia di sole, e che non potrebbe mai pensare ad una vacanza senza un po’ d’acqua (… non quella dal cielo).

Per i fanatici del pedale e di un grado in più di abbronzatura la soluzione è di abbinare bici e mare, scegliendo con cura i percorsi ciclabili che garantiscono gli scorci più belli.

Procediamo allora con qualche dritta al sapore di mare.

 

La Puglia

Pedalare in Puglia

Pedalare tra Gallipoli, Santa Maria di Leuca e Otranto illumina la pedalata di tutti gli azzurri dell’Ionio e dell’Adriatico. Pini, mirti e ginepri si insinuano fin dentro le calette. Qualche tratto leggermente ondulato è presto ricompensato dalle strade tranquille e fuori dal traffico del Salento, lungo una delle coste più belle d’Italia, e non solo.

 

In Croazia nel Golfo del Quarnaro

Croazia Lussingrande in bici

Mai sentito parlare del Quarnaro? È quello delle isole di Lussino, Krk, Rab e altri piccoli gioielli in mare aperto. Talvolta, come a Lussino, comodissime ciclabili/pedonali corrono lungo costa lasciandoti pedalare in pieno relax sotto agli alti pini marittimi. Attenzione però: le isole sembrano piatte, ma al loro interno le strade sono spesso un po’ ondulate e i percorsi sono adatti a chi ama qualche sfida in più sulle 2 ruote.

Il modo migliore per pedalarlo? Con una vacanza in bici e barca naturalmente, a bordo di un motoveliero che fa da hotel, dandoti anche un passaggio fra un’isola e l’altra!

 

La Francia e la costa dell’Atlantico

La Rochelle in bici

Sai dove vanno al mare un bel po’ di francesi? Tradizionalmente lungo l’Atlantico, con le sue spiagge chilometriche e le cittadine dall’atmosfera vacanziera.

Lungo questa costa, da nord a sud, si stende in tutti i suoi interminabili 1.200 chilometri la ciclabile Vélodyssée, che ha inizio addirittura in Cornovaglia e scende giù fino al confine spagnolo.

Perché andarci: la Vandea, la Charente e l’Aquitania sono regioni dai panorami molto vari (lagune, mare, isole, colline e campagne) e dall’altissimo livello enogastronomico. Impossibile non fermarsi in una cantina, o un café lungo mare per assaggiare le celebri moules (cozze).

Cittadine come La Rochelle, dai bastioni in pietra ben piantati nell’oceano, e le antiche e fiorite abbazie si prestano a soste culturali, mentre pedalando lungo mare farete la conoscenza delle potenti maree oceaniche, che gonfiano le spiagge e raddrizzano le barche in secca.

Per chi viaggia con i bambini e preferisce le acque calme, la Baia di Arcachon, ovest di Bordeaux, è il posto ideale: la cittadina è bella ed elegante in stile fine ‘800, e la fitta rete di ciclabili che circonda la baia è facile da percorrere. La spiaggia, naturalmente, è sempre a misura di pedale.

 

Da Venezia a Parenzo

Venezia Parenzo in bici

Un salto nella storia fra gli antichi possedimenti della Serenissima Repubblica: da Venezia con uno strappo in vaporetto si raggiunge Punta Sabbioni verso Jesolo, vacanziera e in eterno movimento, e poi Caorle, con il suo meraviglioso lungomare pieno di scogli scolpiti da artisti famosi. Qui il litorale adriatico è tutto una danza di spiagge e canneti che nascondono antichi casoni da pesca: posto e tempo per un bagno si trova sempre!

Qualche passaggio nell’entroterra tra Portogruaro e Palmanova spiana la strada verso il ventilato Golfo di Trieste, dominato dal Castello di Miramare. Qualche chilometro più in là ecco i deliziosi paesini sloveni, ma sempre in stile veneziano, di Capodistria, Pirano e Portorose, e le vicine saline da attraversare in bici. L’arrivo è a Poreč, località balneare croata per eccellenza, dove oltre ad acque trasparenti ci sono un bel po’ di cose da visitare per gli amanti dell’arte.

 

Sardegna

Sardegna in bici

Uno dei percorsi in bici ormai consolidati è quello che corre nel “far west” dell’isola, dalle coste rossastre del Sulcis, meraviglioso e selvaggio, verso le dune di Piscinas, che con i loro 50 metri di altezza sono le più grandi d’Europa.

Ma non sono solo le alte scogliere a rendere impressionante la pedalata: lungo il percorso ci si imbatte nella laveria di Nebida, dove venivano un tempo selezionati e lavati i minerali, quasi una costruzione fantasma a picco sul mare. I resti fenici di Nora, a Pula, completano il quadro, con le solitarie colonne fronte mare e i mosaici ben conservati.

 

Il Portogallo

Portogallo in bici Porto e la costa

Il Portogallo è un paese dove ancora si respira “aria di casa”: nelle città è facile trovare negozi di artigianato locale, la cucina è ottima e varia e la passione dei portoghesi per i colori riempie le strade.

Partiamo da Nord: Porto, una città aggrappata alle rive del Douro, con le sue vie iper colorate, è il punto di partenza per una pedalata verso sud lungo l’oceano Atlantico. Qui incrociamo tra l’altro anche anche l’Eurovelo 1 che scende dal lontano Capo Nord. I percorsi in questa zona non danno particolari difficoltà e i paesaggi sono molto vari: dalle spiagge oceaniche come quella di Figueira da Foz, alle pinete profumate, dune, canali e un po’ di campagna.

Più a sud invece si stende l’Algarve, regno dei surfisti e di scogliere selvagge. Fino a qualche secolo fa considerato il confine del mondo conosciuto, oltre agli antichissimi insediamenti preistorici offre anche panorami indimenticabili: quello di Cabo de São Vicente ad esempio o la Praia da Rocha con le sue rocce che sembrano alzarsi dalla sabbia.

Voglia di partire? Non ti resta che sbirciare un po’ di vacanze in bici a tema mare!

 


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