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Il blog di Girolibero

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Scoprire Maiorca in bicicletta

Mi piace pensare ai viaggi come ai tasselli di un puzzle. Ogni volta un posto nuovo si aggiunge alla mia vita e la rende più completa.
Il pezzetto che mi mancava da tempo era Maiorca. Viaggio in Spagna da moltissimi anni perché ne sono innamorata e dell’arcipelago delle Baleari mi mancava proprio la sua isola più grande. Così ho accettato l’invito di un’amica che si è trasferita nella sua capitale da qualche anno e… vamos a Palma de Mallorca!

Vista sulla cattedrale di Maiorca

Cosa vedere a Palma di Maiorca

Il primo giorno lo dedico a scoprire questa città che conta ben 400.000 abitanti. Passeggiando su e giù per il grande centro storico, ci sono molti luoghi di epoche differenti e assolutamente da non perdere per farsi un’idea della storia dell’isola nel corso dei secoli.

  • Prima fra tutto, la Cattedrale di Maiorca, chiamata anche Seo, è un vero gioiello gotico. Quasi a picco sul mare, è possibile anche vederla percorrendo la ciclabile che costeggia il lungomare.  
  • Accanto alla Cattedrale ci sono il palazzo dell’Almudaina di epoca romana e la Llotja, antico mercato del pesce costruito nel XV secolo. Infine i Bagni Arabi che rimangono un esempio di architettura mussulmana a Palma e risalgono al XII secolo.
  • Il lontananza, sulla cima di una collina, si può scorgere il Castello di Bellver che risale al 1300. Lo si può raggiungere anche in bicicletta, affrontando qualche salitella, o con con un trekking facile.
Pista ciclabile che corre a fianco della spiaggia

Palma in bicicletta 

Prendo una bici a noleggio in un negozio consigliato dagli amici del posto e sono libera di girare tranquillamente per tutta la città e i suoi dintorni. Sono rimasta molto colpita dalla presenza notevole di piste ciclabili ben progettate e realizzate. Ho potuto parlarne con i ragazzi dell’associazione Biciutat, in occasione della loro Critical Mass mensile, che da anni si adoperano per rendere Palma più ciclabile e sostenibile. E direi che stanno facendo un ottimo lavoro. In particolar modo, la ciclabile che costeggia il mare si estende per molti chilometri e mi permette di lanciarmi alla scoperta delle spiagge più belle. 

Spiaggia di S'Arenal

Pedalando lungo la costa est

Pedalando lungo la ciclabile verso Est, mi allontano da Palma e attraverso una serie di località e di spiagge molto belle. La più vicina è Ca’ n pere Antoni, poi il borgo marinaro di Portixol che è diventato un punto turistico molto gettonato. Ciutat Jardi, un’altra spiaggia molto bella e tranquilla… anzi direi un’oasi di pace.

Dopo solo una decina di chilometri  arrivo alla famosa Platja de Palma: affollatissima spiaggia di 6 chilometri punteggiata di numerosissimi Balnearios ovvero lidi con bar e punti di ristoro. Meglio pedalare un altro po’ per approdare in porti più sereni. Così si può arrivare a S’Arenal o Cala Blava che sono decisamente meno affollate e frequentate per lo più da gente del posto.

Pedalando lungo la costa ovest

Il giorno seguente mi avventuro verso ovest. Tra un bagno e l’altro non può mancare un appuntamento con l’arte: la Fundació Pilar i Joan Miró è il congiunto architettonico che unisce i tre laboratori dove il celebre pittore, nato a Barcellona ma originario di Maiorca, decise di trasferirsi alla fine degli anni ’50 per poter lavorare in tutta tranquillità. Questi tre laboratori sono molto interessanti perché sono rimasti ancora intonsi, con gli strumenti di lavoro del pittore, alcuni bozzetti e graffiti, nonché quadri e sculture. La fondazione si trova vicino Cala Mayor e dopo questa visita culturale è ora di un bel tuffo e di scoprire le spiagge e calette della costa ovest. 

Il tragitto in bici sulla costa ovest è un po’ più discontinuo. La pista ciclabile del lungomare verso ovest non è così lunga e si interrompe ben presto. Tocca continuare in strada, per fortuna non troppo trafficata, e affrontare qualche piccola salita e qualche piccola discesa. In una ventina di chilometri si arriva a Ses Illetes, una delle calle più famose. Volendo si può proseguire ancora fino a Magaluf, se vi interessa la movida, o fino a Santa Ponça sfruttando percorsi ciclo turistici nell’entroterra. 

Il tram da Soller

Quel treno per Soller 

Avendo pochi giorni a disposizione non posso girare tutta l’isola. La mia amica mi consiglia assolutamente di visitare Sóller, antico borgo cinto tra le alte montagne della Serra de Tramuntana al nord della isola. Ci si può arrivare in bici, con un po’ di salite per valicare questi monti, oppure con un caratteristico treno storico fatto interamente in legno che attraversa le campagne maiorchine e regala splendidi scorci. Dal borgo di Sóller un tram, anch’esso storico, percorre la vallata per portarci verso il mare alla località marittima Puerto de Sóller. La gita continua con una barca che ci porta a Sa Calobra,  una caletta raggiungibile solo via mare o con dei trekking. Con una piccola passeggiata si giunge alla rinomata spiaggia Torrent de Pareis che è la foce del suo fiume. È molto frequentata quindi è consigliabile fare questa escursione in un giorno feriale per incontrare meno turisti.

Non posso fare a meno di ammirare i colori intensi di questi luoghi e godermi la pace che solo il mare riesce a darmi. Che anche Miró l’abbia pensata così quando ha deciso di trasferirsi a Maiorca? È possibile! Un segno del suo passaggio qui è proprio alla stazione di Sóller dove si può visitare gratuitamente una mostra congiunta di Miró e Picasso, suo grande amico.

Ensaimada di crema e tazzina di caffè

Cosa mangiare a Palma?

La colazione per voi è il pasto principale? Allora non potete non provare il dolce tipico, l’ensaïmada, accompagnato da un buon caffè. Le pasticcerie che propongono questo dolce per colazioni e merende sono tantissime e tutte con una storia secolare. Io mi sono affezionata a Ca Na Catì che era più vicina a casa e ne ho fatto una bella scorpacciata.

Per pranzo e cena, il centro storico di Palma offre soluzioni per tutti i palati e per tutte le tasche. Nei pressi della Cattedrale si trovano i ristoranti più rinomati e anche più cari. Anche io che sono vegetariana non ho avuto alcun problema e mi sono sbizzarrita a provare tutti i ristoranti vegetariani-vegani in città. Ho particolarmente amato Temple Natura, un ristorante a conduzione familiare, in una posizione un po’ più defilata dal centro turistico. Offre menù vegetariani e biologici, con il giusto budget, e al suo interno ha un giardino incantato, dove potersi rilassare e godere dell’ottima cena.

Se siete allergici ai grandi centri invasi dai turisti, il quartiere Santa Catalina fa per voi. A me è piaciuto tanto perché mi ricorda il quartiere Isola di Milano. Qui è pieno di ristoranti e bar un po’ più particolari e frequentati dalla gente del posto. Nel quartiere vivono anche tante persone del Nord Europa che hanno deciso di trasferirsi a Palma e i molti negozi di arredo in stampo Scandinavo ne sono un chiaro esempio.

Io ho già voglia di tornare a Maiorca! Se anche tu hai voglia di scoprire quest’isola magica, magari in bici, perché non dai un’occhiata a questi viaggi?


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