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Il blog di Girolibero

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Da non perdere in un viaggio in Corea del sud e a Seoul

Era il 2015 quando decisi di partire per un viaggio in Corea del Sud, un paese con un grandissimo patrimonio artistico e culturale, dove aleggia un’atmosfera mistica che scandisce i ritmi quotidiani. Una meta che, di anno in anno, attira sempre più visitatori.

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[ #grazieFraintesa
L’autrice di questo post, Francesca Barbieri “Fraintesa”, ci ha lasciati nel 2021: blogger, scrittrice e instancabile viaggiatrice, ha dato un contributo prezioso anche qui. In sua memoria è stato pubblicato il libro “Vivi ogni giorno come se fosse il primo”, di Piemme Editore e continua la raccolta fondi per la ricerca sul cancro sul sito ufficiale di AIRC, lanciata proprio con il suo ultimo viaggio intorno al mondo. Grazie a chi vorrà sostenere la ricerca e grazie Francesca! ]

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Che cosa vedere e perché vale la pena partire per la Corea del Sud? Scopritelo con me!

Una viaggiatrice sorridente davanti al Palazzo reale di Gyeongbok, risalente all'epoca della dinastia Joseon

Cosa fare a Seoul

Raggiungere la Corea del Sud dall’Italia è molto semplice: ci sono voli diretti che da Milano Malpensa partono alla volta di Seoul. Passeggiando per le vie di questa città, complici le differenze culturali tra Europa e Asia, resterete sbalorditi da tanti piccoli dettagli come i controllori che si inchinano all’inizio e alla fine di ogni vagone, la presenza massiccia di negozi dedicati alle maschere viso, le musichette che annunciano l’arrivo dei treni in stazione.

Per avere un contatto diretto con le popolazioni locali, consiglio sempre di fare una passeggiata nei mercati. Suggerimento valido anche per Seoul: il Namdaeum, con oltre 10.000 bancarelle, propone qualsiasi genere di prodotto. Difficile uscirne a mani vuote!

Visitare il Palazzo reale di Gyeongbok è un vero tuffo nel passato. Con il suo accesso esclusivo al giardino segreto e il suo laghetto dalle atmosfere romantiche, questo palazzo principesco regala a ciascun visitatore emozioni di altri tempi.

Il Bukchon Hanok Village, invece, è un autentico villaggio tradizionale. È il luogo ideale per poter apprezzare le tipiche abitazioni coreane costruite in pietra, legno e carta di riso. Per chi volesse continuare a saperne di più sull’architettura e sulla storia coreana, suggerisco una visita anche al villaggio Hanok di Jeonju, quartiere dell’omonima città, a poche ore di distanza da Seoul.

Il Museo Nazionale del Folklore ospita invece una ricca collezione di opere che raccontano, in maniera dettagliata e precisa, l’evoluzione della vita quotidiana nel corso dei secoli. Un modo nuovo per approfondire aspetti fondamentali della cultura di questo paese.

Se, invece, siete alla ricerca dello scatto perfetto o semplicemente amate perdervi in panorami mozzafiato, vi consiglio di salire sulla torre del Monte Namsan. È alta 200 metri ed è impossibile non emozionarsi una volta giunti alla sua sommità.

Gruppo di coreani in un momento conviviale all'interno di una sala

Cosa fare in un viaggio in Corea del Sud: i musei e i parchi da mettere in lista

Per visitare al meglio la Corea del Sud, l’ideale è organizzare un viaggio di almeno una decina di giorni che vi porti anche al di fuori della capitale. Solo in questo modo avrete davvero l’opportunità di scoprire il cuore autentico di questo Paese.

Per esempio, a Paju, cittadina a pochi chilometri da Seoul, c’è da visitare il Parco Imjingak, meglio noto come “Zona Demilitarizzata” (DMZ), simbolo degli anni della guerra fredda. Questa striscia di terra rappresentò uno dei fronti più caldi del conflitto. Qui potrete ammirare alcuni dei manufatti realizzati in questo periodo e non solo: c’è la possibilità di percorrere uno dei tunnel realizzati dalla Corea del Nord per invadere quella del Sud. Io l’ho fatto e l’ho trovato davvero…assurdo!

Suwon, invece, è una cittadina dichiarata patrimonio dell’Umanità dall’Unesco grazie alla sua meravigliosa Fortezza di Hwaseong. Con oltre 30 edifici, questo complesso è una testimonianza chiara della maestosità dell’antica Dinastia Chosun.

Se la passione per il folklore orientale è il cuore pulsante dei vostri viaggi, non potete perdervi il Korean Folk Village di Yongin, una città satellite nell’area metropolitana di Seoul, nella provincia di Gyeonggi. Si tratta di un vero e proprio museo all’aria aperta che ricrea, in maniera minuziosa e precisa, gli aspetti della vita quotidiana nel passato. Con un’attenzione maniacale, gli abitanti di questo villaggio si impegnano a portare avanti le tradizioni antiche che finirebbero per essere perse.

Al Museo della Carta di Jeonju viene illustrato il processo di produzione della carta tradizionale coreana, che ha permesso la conservazione di libri di oltre mille anni. Durante la visita, infatti, viene spiegato quanto la purezza della corteccia di gelso sia stata indispensabile a rendere “immortali” queste opere. Curioso, no?

Ponte d'ingresso al Tempio di Beopjusa, viaggio in Corea

I tempi buddhisti da non perdere

Un’altra esperienza da fare durante un viaggio in Corea del Sud è la visita ai templi. Tappa imperdibile è quello di Beopjusa dove i monaci permettono ai visitatori non solo di alloggiare, ma anche di condividere momenti di preghiera e partecipare alla cerimonia del tè. Anche io ho partecipato a uno di questi incontri e tuttora lo ricordo come uno dei momenti più emozionanti e rasserenanti del mio viaggio.

Consiglio di non perdervi anche il tempio di Gyeonggijeon: eretto nel 1410 ma ricostruito in seguito alla parziale demolizione avvenuta durante il conflitto del XVI secolo, questo edificio conserva un ritratto del fondatore della Dinastia Joseon. A poca distanza, c’è la Collina del Martirio: il nome lascia poco spazio all’immaginazione. Fu proprio su questo piccolo fazzoletto di terra che vennero giustiziati i Cattolici coreani nel 1781.

Dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco è il tempio di Haeinsa: è uno dei più antichi luoghi sacri del buddhismo. In questo edificio sono custodite 80.000 tavole di legno Tripitaka risalenti al XIII secolo e che riportano le scritture buddhiste.

A Gyeongju, invece, c’è il Bulguksa Temple, concreta testimonianza della fervente fede buddhista coreana ma anche emblematico esempio della tradizione architettonica locale. Quasi tutti gli elementi di questo tempio risalgono a un periodo compreso tra il VI e VIII secolo. Che siate buddhisti o no, non perdetevi la Grotta Seokguram, conosciuta ai più per la statua del Buddha, posizionata quasi a dominare le colline circostanti e il mare. Ci si arriva con una bella passeggiata in mezzo alla natura – guardatevi intorno e vedrete tanti scoiattoli nascosti nel verde!

Oltre a Seoul c’è di più: le città da non perdere in un viaggio in Corea del sud

Turista sorridente seduta davanti a una sala, viaggio in Corea

Busan

Busan è una città da non perdere durante un viaggio in Corea del Sud. Nata alle pendici delle montagne e accarezzata dalla brezza marina, questa piccola metropoli è un posto davvero magico. Il suo cuore pulsante è il mercato del pesce Jagaichi, dove poter assistere alle contrattazioni dei venditori ambulanti e mangiare del pesce crudo o cotto sul momento.

La Haeundae Beach viene riconosciuta come la più famosa spiaggia della città: concedetevi almeno una passeggiata prima di andare via. Per poter apprezzare la vista migliore su Busan, vi consiglio di fare una tappa alla Busan Tower o all’Osservatorio Taejongdae.

Gyeongju

Gyeongju è la città coreana con la più alta concentrazione di opere d’arte. Sono presenti ben 52 siti e manufatti storici selezionati dall’UNESCO. Chi decide di fare tappa qui ha sicuramente come obiettivo principale la visita al Parco Daereungwon, che ospita una dozzina di tombe di re e di statisti.

A poca distanza da questi imponenti “tumuli” (le colline funerarie del parco Daereungwon), c’è l’Osservatorio Astronomico Cheomseongdae, il più antico di tutta l’Asia: risale infatti al VII secolo.
E, come se non bastasse, potrete visitare anche il Palazzo Donggung e il Bacino Wolji, dove i sovrani del regno di Silla amavano trascorrere il loro tempo libero.

Andong

Anche la città di Andong presenta una buona concentrazione di siti storici riconosciuti dall’UNESCO. Il suo villaggio Hahoe, dall’ambientazione suggestiva, è la testimonianza concreta della dinastia Joseon, grazie ai particolari tetti che lo caratterizza.
L’Accademia Confucia si trova a poca distanza da questo villaggio. Dichiarata monumento storico nel 1978, questo edificio veniva considerato un punto di riferimento per tutti gli appassionati di Confucianesimo. Non a caso, al suo interno, è possibile visitare il tempio a lui dedicato.

Chi invece ama viaggiare per scoprire le tradizioni culinarie di popoli diversi, deve assolutamente far tappa ad Andong, patria del soju. Quest’ultimo è nient’altro che un distillato di origini antichissime – alcuni storici attribuiscono la sua nascita al XIII secolo – e che è presente su tutte le tavole dei ristoranti della Corea del Sud.

Questi sono i miei consigli utili per un viaggio in Corea del Sud: vale la pena partire per scoprire questo posto così curioso, non credete? Zeppelin vi ci porta ad agosto, guarda il programma e l’itinerario completo del viaggio in gruppo in Corea del sud.


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