
/ Rebecca Azzolin / da camminare da scoprire viaggi insoliti viaggiare a piedi
Esplorare il Kirghizistan. Il fascino della natura
Il Kirghizistan è un paese poco conosciuto ai più, ma chi ha la fortuna di scoprirlo non può che venire rapito dal suo fascino. È incastonato tra il Kazakistan, l’Uzbekistan il Tagikistan e la Cina, svettando con i suoi altipiani, le sue cime che superano i 7.000 metri e i laghi ad alta quota. Una meta imprescindibile per chi viaggia in Asia centrale e ama la natura. O almeno, per noi è così.

Quando andare in Kirghizistan
Il periodo migliore per visitare il Kirghizistan è quello che va da giugno a settembre. È un paese prevalentemente montuoso, aspro, dai paesaggi mozzafiato.
La stagione estiva è quindi perfetta per il trekking e le esplorazioni.
Ovviamente anche in estate le temperature calano, ma di giorno non superano quasi mai i 30 gradi. Quindi è importate partire attrezzati per poter far fronte anche all’escursione termica, sebbene non eccessiva. Lasciatevi immergere nella storia e nella natura dell’Asia meno battuta.

Perché andare in Kirghizistan
Il Kirghizistan non è ancora toccato dal turismo di massa e si trova proprio nel cuore dell’antica Via della Seta, di cui la città millenaria di Oš ne era il punto centrale. Più a nord sorge anche la sua capitale, Bišek, fondata dal Khan Uzbeko che regnava attorno al 1830, come punto di appoggio ai mercanti lungo la via.
È una terra aspra, in cui la natura è ancora protagonista. Le tante etnie e culture che la popolano contribuiscono a creare il fascino di questo paese dalle tradizioni millenarie che sono sopravvissute nel corso dei millenni e dei più recenti anni di dipendenza dall’Unione Sovietica. I suoi paesaggi vi ricorderanno quelli delle Alpi, e il popolo pastore delle yurte vi accoglierà calorosamente, grazie alle agenzie locali che si occupano di turismo comunitario.
Quindi, cosa vedere in Kirghizistan?

Biškek, la capitale
È la città più grande e popolata del paese, sebbene la densità degli abitanti non sia molto elevata. La sua architettura mantiene ancora adesso una forte impronta sovietica.
Sembrerebbe a primo impatto una città sotto tono, silenziosa e immersa nel suo recente passato. Ma in realtà offre molto e sa stupire. È un importante centro che sorprende dal punto di vista culinario, artigianale e artistico, oltre che per la vita notturna.
Affascinante è la piazza di Ala-Too, semicircolare, contornata da palazzi a loggia in stile sovietico. Infatti, al posto dell’attuale statua raffigurante l’eroe epico Manas, si trovava la statua di Lenin. È il centro della vita cittadina: è molto frequentata sia di giorno che di sera e le persone si incontrano tra bazar e panchine. Non fatevi mancare una visita all’Osh Bazar, dove potrete immergervi in abiti tradizionali e nel profumo del cibo locale.
Il centro di Biškek è relativamente piccolo ed è molto bello poterlo esplorare a piedi, osservando le montagne in lontananza.
Il lago alpino Son-Köl
Si trova a sud della capitale, circondato dalla steppa e da una criniera di montagne frastagliate. Un grande anfiteatro a cielo aperto che vi farà rimanere con il naso all’insù. Il lago è a 3.006 metri sopra il livello del mare e in estate si riempie di yurte dei pastori, prendendo vita. È il lago alpino tra i più belli dell’Asia Centrale ed è visitabile dai turisti solo in estate.
Si possono contare oltre sessanta specie di uccelli, animali da pascolo e altri ancora come la volpe, il lupo e il leopardo delle nevi.

Il Lago salato Issyk Köl
È un grande lago d’acqua salata, il secondo più grande al mondo, dove in estate gli abitanti amano riposare lungo le sue sponde sabbiose. Merita più di un’escursione non solo per la sua vastità, ma anche per le fonti termali e le spiagge. È davvero immenso e consigliamo vivamente di provare a fare un giro in kayak dalle spiagge di Tamga, località a sud del grande lago. Barskoon è invece il luogo migliore per immergersi nelle tradizioni Kirghise e magari fare un bel giro a cavallo tra le montagne.
La parte nord del lago è caratterizzata dal turismo locale, mentre la parte sud è più selvaggia e contornata da campi coltivati.

Karakol, perfetto per il trekking
Karakol dista circa 380 km dalla capitale ed è una delle principali destinazioni per i turisti che visitano il paese, soprattutto per i trekking. Si trova in una posizione strategica: tra il lago Issyk Köl e la catena montuosa Tian-Shian.
È una città in cui convivono molti gruppi etnici diversi e questo si può notare sia nell’architettura che nella cucina. È da provare assolutamente l’ashlyamfu, piatto tipico dell’etnia Dungan, che consiste in una zuppa di pasta simile ai noodles, dal gusto fresco e leggero, talvolta piccante.
Karakol custodisce un’unica moschea Dunga, costruita a inizio Novecento ed emblematica per la storia religiosa Dungan, tra il buddismo e la cultura pre islamica. Un autentico patrimonio storico e culturale di grande fascino.
Godetevi inoltre i paesaggi e la natura del luogo intraprendendo qualche itinerario di trekking. Ce ne sono per tutti i gusti e difficoltà: sbizzarritevi! E allora, si parte?
Consigli di viaggio