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Il blog di Girolibero

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Viaggio in Giappone tra le pagine di un libro

Nell’Oceano Pacifico, ad Est della penisola coreana e della Russia, si trova l’arcipelago vulcanico del Giappone, costituito da poco meno di settemila isole.
Il nostro viaggio letterario attraverso il Giappone inizia da Tokyo, quindi ci sposteremo nell’antica città di Kyoto, infine faremo un doveroso salto commemorativo nella città di Hiroshima.

Viaggio in Giappone tra le pagine di un libro

Luci e ombre su Tokyo: “Le quattro casalinghe di Tokyo”, Natsuo Kirino

Scesa dall’auto fu avvolta dall’umida, fitta oscurità di luglio (…) Masako Katori si sentì soffocare e levò lo sguardo al cielo senza stelle (…) Un odore di olio fritto, proveniente dallo stabilimento di pasti precotti in cui tra poco avrebbe iniziato il suo turno di notte, si mescolava quasi indistintamente alle folate di gas di scarico che giungevano dalla Shin-Oume-Highway (…) Nelle lunghe ore tra la mezzanotte e le cinque e mezzo del mattino avrebbe dovuto riempire di cibo le scatole che le sarebbero passate davanti sul nastro trasportatore, senza un attimo di pausa [Le quattro casalinghe di Tokyo, Natsuo Kirino, trad. Lydia Origlia, Neri Pozza]

Tokyo è una metropoli tentacolare e la scrittrice nipponica Natsumo Kirino la sceglie per ambientare qui il suo thriller “Le quattro casalinghe di Tokyo”. È un luglio soffocante, Tokyo è una città che non dorme mai. Allo stabilimento delle colazioni in scatola, un lavoro noioso e frustrante, durante il turno di notte si incontrano Masako, Kuniko, Yoshie e Yayoi, quattro casalinghe costrette per motivi diversi a lavorare in quello squallido luogo. Le donne, ogni notte da mezzanotte alle cinque del mattino, si trovano fianco a fianco; pur scambiandosi qualche parola, sono praticamente quattro estranee. Ognuna delle quattro donne è intrappolata in una vita che non le soddisfa, anzi, che le rende infelici e frustrate.
Ma una notte accade qualcosa di terribile che ribalterà le sorti di tutte e quattro: Yayoi uccide suo marito e chiede disperatamente alle altre di aiutarla a risolvere il problema.
Nel corposo romanzo di Natsumo Kirino si intrecciano le vicende personali delle quattro donne, tutte alla ricerca di una via di fuga da una vita che non appartiene loro, dove il pretesto per cambiare tutto, per ribaltare le sorti, sarà proprio l’omicidio commesso da Yayoi.

L’antica Kyoto delle geishe: “Memorie di una geisha”, Arthur Golden

(…) a Kyoto c’erano ancora molti risciò (…) Montammo su un risciò, con il signor Bekku stretto in mezzo a noi due sul sedile. Sotto il suo kimono era ancora più ossuto di quanto avessi sospettato. Ci inclinammo all’indietro quando il conduttore sollevò le stanghe, poi il signor Bekku disse: “Tominaga-cho, a Gion”.
(…) Ben presto imboccammo un viale che sembrava largo quanto l’intero villaggio di Yoroido. C’era una tale marea di persone, biciclette, auto e camion che non riuscivo quasi a scorgere l’altro lato (…) Mentre la sera calava attorno a noi, provavo una sensazione di terrore, ma nulla nella mia vita mi aveva lasciato tanto stupefatta quanto la prima visione delle luci cittadine [Memorie di una geisha, Arthur Golden, trad. Donatella Cerutti Pini, TEA)

Kyoto fu la capitale del Giappone per poco più di un millennio e oggi è nota come “la città dei mille templi”, dato l’alto numero di edifici religiosi che si possono incontrare. Kyoto fu miracolosamente risparmiata dai pesanti bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, per cui oggi al viaggiatore si presenta con tutto il suo antico fascino. Kyoto è inserita nella lista dei siti protetti dall’UNESCO ed è in questa affascinante città che Arthur Golden ambienta il romanzo “Memorie di una geisha”, pubblicato da TEA.


Le geishe sono da sempre avvolte da un’aura di fascino e mistero: nel romanzo “Memorie di una geisha”, Golden segue la nascita e la formazione di una di queste donne, Chiyo Sakamoto nata in un remoto villaggio giapponese nel 1929 e conosciuta poi con il nome di Sayuri una volta conseguito il titolo di geisha.
Nel romanzo, minuzioso ed estremamente documentato, Golden racconta con semplicità la trasformazione di Sayuri e lo fa attraverso le sue stesse parole. Seguiamo la nascita della geisha dall’infanzia all’adolescenza, e sullo sfondo il Giappone che pian piano si trasforma e attraversa la Seconda Guerra Mondiale.

La speranza di un mondo migliore: “Il gran sole di Hiroshima” di Karl Brückner

Era la mattina del venti luglio 1945.
Dallo spazio che sovrastava lo scintillante mare interno, giunse un lontano rimbombo. Un osservatore giapponese sulla costa dell’isola di Sikok comunicò al posto di comando per la difesa del Giappone meridionale, installato nell’antico castello di Hiroshima:
“Bombardiere nemico in vista!”
Alcuni minuti più tardi, a questo annuncio ne seguì un secondo:
“Il bombardiere nemico individuato è un ricognitore.”
Il centro di comando non fece dare l’allarme aereo alla città, per non interrompere inutilmente il lavoro nelle fabbriche di armamenti. Negli ultimi tempi apparecchi nemici avevano sorvolato più volte Hiroshima senza gettare bombe. [Il gran sole di Hiroshima, Karl Brückner, trad. Maria Minellono, Giunti]

La città di Hiroshima è nota a tutti per la tragicità di un evento che l’ha vista protagonista. Alle otto del mattino del 6 agosto 1945 un aereo statunitense sgancia una bomba atomica sulla città. Immediatamente si scatena l’inferno. Nel romanzo “Il gran sole di Hiroshima” Brückner racconta la storia di Sadako e Shigeo, due fratellini giapponesi che vivono il disastro atomico e le dirette conseguenze. La protagonista è la bambina, Sadako, che durante una gara sportiva svolta qualche tempo dopo il bombardamento, si accorge di non sentirsi bene. I medici americani che lavorano negli ospedali della zona capiscono immediatamente che cosa è successo a Sadako: il cancro al sangue dovuto alle radiazioni assorbite la sta uccidendo. Ma Sadako non si arrende perché pensa che costruendo mille gru di carta, con la tecnica dell’origami, guarirà.
Il romanzo racconta Hiroshima prima e soprattutto dopo il bombardamento, analizzando le vite di chi è sopravvissuto senza neppure capire il gesto estremo e violento degli americani. Hiroshima oggi è una grande città che commemora ogni anno la tragedia e che ha fatto del Memoriale della Pace il suo simbolo.

Ti suggerisco questi libri sia per conoscere meglio il Giappone, sia per prepararti a un viaggio in questo splendido paese o per combattere la nostalgia se sei appena tornato. E se non vedi l’ora di partire scopri i viaggi di Girolibero Zeppelin nel paese del Sol levante.


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