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Il blog di Girolibero

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Viaggio in Finlandia: i parchi del Nord e l’aurora boreale

Un viaggio in Finlandia, tra Helsinki ed i Parchi del Nord, come Koli, Hossa e Kusaamo, a caccia di aurore boreali, renne e tradizionali saune finlandesi. Lo sapevi che in Finlandia c’è una sauna ogni due abitanti? E che Babbo Natale vive davvero a Rovaniemi e potrai incontrarlo?

In viaggio verso il Nord della Finlandia

Lasciamo Helsinki per esplorare i parchi a nord della Finlandia e poter assistere al meraviglioso spettacolo dell’aurora boreale in mezzo alla natura selvaggia, attraversando il suo territorio disseminato dai laghi a bordo di un autobus. Qui i ghiacciai, sciogliendosi più lentamente rispetto a gran parte del pianeta, hanno dato origine ad una moltitudine di laghi, se ne contano addirittura 187.888, ed il numero delle isole ed isolette presenti sul suolo finnico è di poco inferiore facendo guadagnare a questa zona a sud del Paese il toponimo di Lakeland.

Le case colorate dell’antica Porvoo

Lungo la strada per il nord la nostra prima fermata è vicina ad Helsinki, a Porvoo, una delle città più antiche della Finlandia. Camminiamo sul lungofiume nella parte vecchia di questa piccola cittadina portuale dove si affacciano le incantevoli casette in legno rosso ocra che una volta venivano utilizzate per stipare le merci. Passeggiamo per le curatissime vie del paesino e di fronte ai suoi negozietti. Faccio sosta in una pasticceria dove assaggio una specialità di questa zona, il tortino di Runeberg, nato da una ricetta della moglie del poeta finlandese a cui è dedicato. Si narra che il poeta fosse molto goloso e che la moglie, per accontentare il suo appetito di dolci, abbia assemblato gli avanzi natalizi del pan di zenzero riutilizzandoli per creare questo tortino a base di biscotti, cioccolata e marmellata di lamponi e utilizzando il sapore delle mandorle amare per cercare di farne mangiare di meno al marito: ottenne però l’effetto contrario. Infatti è proprio il retrogusto di mandorla amara a rendere questo tortino così buono e ad averlo fatto diventare così popolare. Finisco i miei acquisti golosi facendo una scorta di salmiakki, la liquirizia salata tipica del nord di cui sono golosissima. Porvoo ha un aspetto fiabesco ed anche se è così vicina ad Helsinki, sento già che stiamo per avventurarci in un paesaggio completamente diverso da quello visto nella capitale.

Alla scoperta della Carelia, regione di confine

Continuiamo il nostro viaggio in bus per raggiungere le sponde del lago Saimaa iniziando a percorrere le strade della regione della Carelia, un territorio geografico diviso tra Russia e Finlandia e che fu a lungo contesa anche dalla Svezia. Questo territorio è stato l’ultimo ad essere riannesso alla Finlandia dopo la Guerra d’Inverno e la fine della Seconda Guerra Mondiale. Qui la tradizione finlandese e quella russa hanno convissuto influenzandosi reciprocamente fino a fondersi con  perfetto equilibrio. La lingua careliana è condivisa ed è parlata sia in Finlandia che in Russia.

Dal finestrino vediamo sfilare davanti a noi i pini, le betulle e i cipressi, in questo territorio rigoglioso ricoperto per la maggior parte da foreste. Qui in Finlandia hanno sancito lo jokamiehenoikeus, che permette ad ognuno di poter godere della natura facendo attenzione al suo pieno rispetto, potendone raccogliere liberamente i frutti, come mirtilli e funghi ad esempio, o potendo pescare senza mulinello e nuotare ovunque, e consentendo la possibilità di campeggiare in qualsiasi posto entro un periodo limitato.

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Il castello di Olavinlinna e il lago Saimaa

Nel mese di agosto qui il sole sorge alle 5 e tramonta alle 22 anche se non si raggiunge la piena oscurità, e quando arriviamo a Savonlinna sulle sponde del Saima non sono ancora calate le luci della sera. Facciamo un giro per il suo centro storico ammirando il castello quattrocentesco di Olavinlinna dove d’estate si svolge un importante festival operistico. Qui potrete trovare gli orari se vorrete visitarlo. Ma è il lago Saimaa, il quarto più grande d’Europa, a donare vera magia a questo luogo. Nelle sue acque vive una specie in via di estinzione di foca d’acqua dolce che prende il nome dal lago ed anche se si sta cercando di ripopolare l’area, per ora ne esistono solamente 260 esemplari. La speranza di vederne una vicino ad un centro abitato è quasi nulla, ma spero di essere più fortunata più avanti nel nostro percorso di viaggio. Camminiamo sulle rive del Saimaa con le betulle che ridisegnano l’orizzonte. Qui l’albero della betulla, oltre che per profumare la sauna, è utilizzato in tutte le sue forme. La sua duttile corteccia un tempo veniva utilizzata per costruire reti da pesca, cestini e addirittura scarpe. In primavera se ne estrae la linfa dalle molteplici proprietà curative: grazie alla presenza di acido acetilsalicilico viene impiegata in queste zone e anche in ambito erboristico come sostituto naturale dell’aspirina.

lago di saimaa - finlandia

La natura incontaminata dei parchi del nord

Domani ripartiremo per visitare il parco nazionale del Koli  dove ci fermeremo a dormire in un mökki , il tipico cottage che i finlandesi utilizzano per trascorrere le loro vacanze estive nella natura, ma che in tempi più remoti veniva utilizzato dai contadini finnici come una sorta di malga per coltivare i campi ed allevare il bestiame.  Il Parco Nazionale del Koli è uno dei 35 parchi presenti su territorio finlandese ed è magnificamente attrezzato per poter intraprendere liberamente qualsiasi tipo di percorso al suo interno. Il punto più scenografico del parco si trova sull’Ukko-Koli, la collina da cui si può ammirare la vista mozzafiato sul sottostante lago di Pielinen, con i suoi isolotti piatti e le alte conifere che gli danzano intorno scosse dal vento. Più avanti vediamo la sommità rocciosa e aspra del Paha-Koli, Koli il malvagio, che secondo alcune leggende era considerata una montagna sacra dalle cui vette venivano gettati i condannati a morte. Se riuscivano a sopravvivere alla caduta venivano graziati perché significava che questo era il volere degli dei. Trascorrere la notte tra i suoni della foresta cullati dall’eco lontana ed intermittente dei numerosi picchi che vivono nel parco ci fa sentire in diretto contatto con la natura selvaggia finlandese, e poter godere al tramonto della luce estiva che si insinua tra i rami riflettendosi nel lago è uno spettacolo che ci fa sentire piccoli e insignificanti in mezzo a tanta bellezza.

Rovaniemi e Babbo Natale

Ci rimettiamo sull’autobus per andare ancora più a nord, dove forse riusciremo ad essere fortunati e vedere anche in questa stagione il magnifico fenomeno dell’aurora boreale. Se avete l’occasione di arrivare fino a Rovaniemi, nelle terre di Babbo Natale, ecco un sito che vi segnala in tempo reale quando ci sarà l’aurora boreale. Passiamo per la cittadina di Nurmes  dove vediamo la casa di Bomba e il vicino villaggio, un esempio di espressione dell’architettura careliana di cui potete leggere la storia qui. Questa antica costruzione rurale in legno del 1855, che prende il nome dal contadino che la eresse, sembra uscita da un libro di fiabe russe e le decorazioni alle finestre sono deliziose.

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Tra le renne e le verdi pinete di Oulanka

Continuiamo il nostro viaggio in bus alla scoperta degli ultimi due parchi, quello di Hossa e quello di Oulanka. Ad Hossa abbiamo l’occasione di poter visitare la fattoria delle renne e dopo aver fatto conoscenza con questo splendido animale semidomestico, non ce la siamo proprio sentita di sederci al ristorante della fattoria dove ovviamente è parte integrante del menù e preferiamo pensarle impegnate a trainare il pulk di Babbo Natale. Trascorriamo la notte a Kuusamo, che in inverno è una delle mete sciistiche più gettonate dai finlandesi per ripartire domattina con destinazione Oulanka, in Lapponia. Da quando abbiamo lasciato Helsinki per questo viaggio verso i parchi del nord, le temperature sono leggermente scese naturalmente, ma siamo intorno ai 17° di giorno e, anche se la temperatura si abbassa leggermente la sera, non ci si può lamentare. Il verde delle pinete qui sembra inghiottire qualsiasi altro elemento del paesaggio e l’esplorazione delle valli fluviali di questo parco è un’esperienza tutta da vivere: macchinetta fotografica al collo ci mettiamo in cammino. La varietà dei percorsi da intraprendere è davvero ampia e spazia dagli itinerari più impegnativi a quelli per famiglie. Il percorso più famoso è il cosiddetto Anello dell’Orso del Karhunkierros: è lungo 80 chilometri, ma ne esiste una versione ridotta di 12 chilometri. Il paesaggio, con larghi banchi di sabbia lambiti dall’acqua e attorniati dai giganteschi abeti, è uno dei più belli visti finora in Finlandia, e anche avventurarsi sui ponti sospesi per raggiungere le numerose rapide e le cascate presenti nel parco è un brivido da provare. Malgrado la sua vicinanza al Circolo Artico, l’area del parco è popolata da moltissimi animali come renne, alci, orsi e linci ma anche da numerose farfalle ed insetti. Ai lati dei sentieri possiamo vedere le formiche del legno che costruiscono meticolosamente i loro nidi con legnetti secchi che raggiungono altezze anche di un metro. In questo territorio vivono molte altre specie animali e vegetali, spesso purtroppo a rischio di estinzione, e sono presenti anche delle piccole e rarissime orchidee, le calypso, che mi ricordano vagamente i ciclamini.

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Stanchi ma appagati, ci dirigiamo nel piccolo chalet di legno dove trascorreremo la nostra ultima notte. Accendiamo il fuoco a legna, più per il piacere di farlo forse che di scaldarci realmente. Mi illudo per un po’ di poter vedere dalla minuscola finestra le luci verdi dell’aurora boreale scodinzolare nel cielo, ma purtroppo mi devo arrendere. Indosso la provvidenziale mascherina per gli occhi che in questo viaggio mi è stata utilissima per poter riposare in queste notti mai completamente buie: buonanotte Finlandia, ci rivedremo più a nord e so che lì otterrò la mia aurora boreale!

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