/ Silvia Benetollo / da camminare viaggiare a piedi
Creta, un trekking nel cuore del Mediterraneo
Quando l’autunno incalza e le giornate diventano fresche, è il momento giusto per volare verso sud!
C’è un percorso di 12.000 km che unisce l’Europa da ovest a est, da Tarifa in Spagna a Cipro: è il sentiero europeo E4, che nel suo girovagare per il Vecchio Continente attraversa Creta da ovest a est. Ottobre è il mese ideale per fare trekking su quest’isola ricca di storia e bellezze naturali, perché il caldo dell’estate si è un po’ attenuato e le temperature sono perfette per le attività all’aria aperta.
Trekking a Creta
La tratta cretese del sentiero E4…
…inizia a Elafonissi, splendida spiaggia rosa nella parte ovest dell’isola, e prosegue poi lungo la costa, attraversando i villaggi di Paleochora, Sougia, Loutro e Skafia. Dopo Sougia, tuttavia, il sentiero abbandona l’azzurro cristallino del mar Libico per dirigersi con decisione verso l’interno, risalendo i fianchi della catena montuosa più alta dell’isola, i Lefka Ori, le montagne bianche. Qui vale la pena di fare una variante, per percorrere lungo uno dei canyon più lunghi d’Europa, le gole di Samarià.
Un paesaggio impressionante
Le gole di Samarià raggiungono il mare dopo una discesa lunga 16 km, ripida soprattutto all’inizio. Il percorso infatti inizia a quota 1250 metri slm, poco dopo l’abitato di Omalos (che significa “ombelico” in greco, e infatti si trova in un luogo centrale dell’isola). Il sentiero che vi attende è ben tenuto ma comunque faticoso, quindi è consigliabile partire al mattino presto, quando a Omalos l’aria è fresca e frizzante, carica del profumo del bosco. Ed è un vero e proprio bosco alpino quello che si trova all’inizio della discesa verso il fondovalle: le dimensioni di certi pini, dei veri giganti vegetali, vi lasceranno senza parole.
Le gole di Samarià sono diventate parco naturale nel 1962, quando gli abitanti dell’antico villaggio di Samaria, nel cuore delle gole, sono stati costretti a trasferirsi. L’accesso si trova il località Xilòskalo, ovvero “scala di legno”, ed è facile capire il perché: la prima parte delle gole è ripidissima, e prima che il sentiero venisse sistemato, per permettere l’afflusso dei visitatori, gli abitanti accedevano appunto tramite delle scale di legno.
Il sentiero scende velocemente nel bosco fino a raggiungere il fiume; poco dopo le sorgenti di Nerùtsiko arriverete all’area di sosta di Àghios Nikòlaos, dove ci si può risposare all’ombra di alcuni giganteschi cipressi, antichi di 2000 anni. Qui si trovano anche una chiesetta e i resti di un tempio votivo.
Il paese abbandonato…
A questo punto la pendenza diventa meno impegnativa, e proseguendo per circa tre chilometri raggiungerete l’antico villaggio di Samarià, oggi disabitato. Vale la pena di fare una piccola sosta sotto l’ombra dei platani per ammirare le imponenti pareti che sovrastano le case: vi trovate nel cuore delle gole. Questo luogo suggestivo, abitato fin dall’antichità, nel 1897 ha dato rifugio ai ribelli cretesi che insorsero contro il dominio ottomano, al potere da oltre due secoli. In effetti, il villaggio di Samarià è un luogo perfetto per sfuggire dai nemici, specialmente in inverno: la portata d’acqua del fiume non permette infatti l’accesso dal mare, e il paese è praticamente isolato. Anche oggi nei mesi invernali le gole sono interdette al trekking.
Ma c’è un altro ostacolo che complica l’accesso al paese anche nella buona stagione: si tratta delle cosiddette Porte di Ferro (Sìdero Portes), a qualche ora di cammino dal villaggio. In questo punto le gole si restringono tantissimo, come un imbuto, e nel punto più stretto solo una manciata di metri separano le due pareti, alte centinaia di metri. Un luogo davvero suggestivo.
Una volta oltrepassate le porte, come per incanto la valle si apre, improvvisamente il cielo riappare sopra le vostre teste, e dopo poco si arriva alla fine delle gole, ben 13 km dopo la partenza. Il fondo sassoso della gola lascia spazio a qualche pascolo, dove i danni causati da una terribile alluvione negli anni Cinquanta sono ancora ben visibili. Dopo questo evento gli abitanti si sono spostati sulla costa, dove oggi sorge Aghìa Roumelì, raggiungibile solo via mare. O da terra, percorrendo tutti i 16 km delle gole di Samarià, come avete appena fatto 🙂
… e il villaggio fuori dal tempo
La giornata alle gole di Samarià si conclude in mare. Da Aghìa Roumelì l’unico modo per spostarsi è il traghetto, e l’ultimo della sera vi porterà in un altro luogo magico, a degna conclusione di una giornata meravigliosa. Infatti, dopo mezz’ora di navigazione approderete a Loutro, antico covo di pirati ancora oggi raggiungibile solo a piedi o con il traghetto. Questo minuscolo villaggio è annoverato tra i più belli e suggestivi delle isole greche. Protetto da impervie montagne e da una baia cristallina, è il luogo per pochi, ideale per rilassarsi sugli scogli o sui magnifici sentieri che risalgono i Lefka Ori.
Insomma, non vi resta che partire. Ecco uno degli itinerari di Girolibero Zeppelin per un trekking a Creta.