/ Claudia di Il Giro del Mondo attraverso i libri / da scoprire consigli di lettura
Scoprire la Birmania tra le pagine di un libro
Nella penisola indocinese, stretta tra alte montagne e il Mar delle Andamane, si trova la Birmania, un Paese culturalmente affascinante e dalla bellezza ancora da scoprire. Oggi viaggiatore avrà la sensazione che laggiù il tempo si sia fermato: la Birmania ammalia chi la visita con le sue montagne verdissime, le pagode d’oro, i templi buddisti e le spiagge da sogno.
Iniziamo a scoprire questo incantevole Paese attraverso le letture che ho scelto per te.
Una donna divisa tra due mondi: “Il tramonto birmano. La mia vita da principessa shan”, Inge Sargent, add editore
«Ci siamo. Siamo tornati a casa» disse a voce bassa, pensando che lei non lo sentisse. Vedere dall’alto la terra dei suoi avi suscitava in lui una giostra di emozioni: gioia, sollievo, felicità e trepidante attesa. Si tolse gli occhiali per asciugarsi le lacrime. Gli era servito tutto il suo autocontrollo per non scoppiare in un pianto dirotto. Si protese verso Thusandi e, nei limiti concessi dalla cintura, la abbracciò; sentiva il bisogno di toccarla e di stringerla. Aveva raggiunto l’obiettivo che si era prefisso quattro anni prima: tornare a casa in qualità di ingegnere minerario, per aiutare il suo popolo a sfruttare la ricchezza sepolta nella loro terra. Il titolo ereditario di principe se lo sarebbe «guadagnato». E poi portava con sé una moglie che aveva scelto lui, che lo avrebbe amato e aiutato in qualunque passo necessario per realizzare il suo destino. [Inge Sargent, Il tramonto birmano, trad. M. Emo e P. D’Ortona]
Nel 1951 la studentessa austriaca Inge Eberhard vince una borsa di studio all’Università di Denver. Qui conosce Sao Kya Seng, giovane ingegnere minerario. Sao e Inge si innamorano e si sposano in Colorado due anni dopo. Nel 1954, Sao porta la moglie Inge in Birmania ed è in questo sconosciuto Paese che Inge fa una scoperta sensazionale: Sao è uno dei principi regnanti degli stati Shan.
Inge è la moglie di un principe, ha una serie di doveri da rispettare e tante cose da imparare riguardo alla cultura shan. L’astrologo di corte le cambia nome e Inge diventa Thusandi.
Sao e Thusandi diventano genitori di due bambine e sembra loro che nulla possa scalfire la loro felicità. Purtroppo, il destino ha in serbo per loro un’amara sorpresa. Nel 1962 un colpo di stato rovescia il governo democratico e si instaura una dittatura di stampo marxista.
Il principe Sao cerca di dialogare con le persone al governo, ma il risultato è la sua scomparsa, il 2 marzo 1962. Da quel momento in poi, Thusandi lotterà per scoprire che fine ha fatto l’amato marito, dedicando l’intera vita a questo obiettivo.
“Il tramonto birmano. La mia vita da principessa shan” è un romanzo corposo, ricco di descrizioni della Birmania, pieno di storia e d’amore. E contiene l’universale messaggio di lottare contro ogni forma di dittatura. Un romanzo ideale per chi desidera comprendere la millenaria cultura birmana.
Perdere tutto per diventare attivista: “Il ragazzo che parlava col vento”, Pascal Khoo Thwe, Piemme
Un altro mondo aveva iniziato ad affascinarmi ancor prima che fossi del tutto pronto a entrarvi: quello dei libri. Lo vedevo come una terra proibita (…) Sono cresciuto non solo tra saggi anziani, ma anche tra spiriti ed elementi magici. La nostra è una religione animista e per noi la presenza dei fantasmi è naturale come lo è la reincarnazione dei buddisti (…) Sentivo che le storie delle nonne volevano dire molto di più di ciò che esprimevano, e cercavo di interpretare le loro parole con l’aiuto dei libri. I due monti erano sempre intrecciati [Il ragazzo che parlava col vento, Pascal Khoo Thwe, trad. L. Fazzini]
Tradotto in modo letterale, il titolo del romanzo autobiografico di Pascal Khoo Thwe suonerebbe “Dalla terra dei fantasmi verdi: un’odissea birmana”, dove la terra dei fantasmi verdi è il nome che l’etnia Padaung – quella alla quale appartiene Pascal – usa per definire la Birmania centrale, il luogo ove incomincia la reale odissea di Pascal.
Pascal è un ragazzo nato sotto una buona stella, secondo la nonna. Cresce nutrendosi di storie e libri, ma quando finalmente raggiunge Mandalay per incominciare il suo percorso di studi, si scontra con la dura realtà del regime dittatoriale: la violenza quotidiana, le intimidazioni, le minacce e l’odio che il regime ha nei confronti delle minoranze etniche sconvolgono Pascal, tanto da spingerlo a diventare attivista per i diritti umani. Denunciando le atrocità del regime, Pascal perde affetti, amicizie e amore ed è costretto anche a lasciare per sempre la sua terra.
L’autobiografia di Pascal è interessante perché racconta momenti di vita tradizionale, leggende, storie e il rapporto con gli spiriti dell’etnia Padaung; quindi racconta come il regime dittatoriale ha distrutto il suo Paese. È un libro fondamentale per comprendere la Birmania e per rendersi conto di ciò che significa realmente mettersi contro un regime e perdere tutto.
Nel cuore della magica Birmania: “L’arte di ascoltare i battiti del cuore”, Jan-Philippe Sendker, BEAT
I nostri sensi amano ingannarci, e gli occhi sono i più ingannevoli di tutti. Ci inducono ad avere troppa fiducia in loro. Crediamo di vedere quello che c’è intorno, ma quello che percepiamo è solo la superficie. Dobbiamo imparare a comprendere l’essenza delle cose, la loro sostanza, e per fare questo gli occhi sono più d’impedimento che altro (…) Chi si fida troppo dei propri occhi trascura gli altri sensi (…) Parlo di quell’organo che è dentro di noi (…) Chiamiamolo la bussola del cuore. [L’arte di ascoltare i battiti del cuore, J. P. Sendker, trad. F. Porzio]
Tin Win è avvocato a New York, ma le sue radici sono in Birmania. Qualche tempo dopo la laurea della figlia Julia, Tin Win scompare; Julia scopre che il padre ha preso un aereo ed è tornato in Birmania. Quattro anni dopo, la madre di Julia le consegna una lettera scritta da Tin Win e indirizzata a Mi. Rosa dalla curiosità, anche Julia vola in Birmania, decisa a scoprire chi sia Mi e che cosa abbia a che fare con la scomparsa del padre. In Birmania Julia verrà a conoscenza di una parte della storia della gioventù del padre e scoprirà quali legami intercorrono tra Tin Win e Mi.
Oltre all’antica storia d’amore tra Tin Win e Mi, “L’arte di ascoltare i battiti del cuore” è un romanzo che racconta la vita dei birmani tra le campagne e le montagne negli anni Cinquanta del Novecento; sono gli anni appena successivi all’indipendenza, dove incertezza e povertà imperversano ancora.
“L’arte di ascoltare i battiti del cuore” è un bel romanzo che introduce il lettore nella società birmana dell’epoca ed è un libro per chi crede che l’amore sia più forte di ogni altra cosa.
… e ancora, altri testi interessanti sulla Birmania:
- “Giorni in Birmania” di George Orwell, trad. G. Caracciolo, Mondadori
- “Sulle tracce di George Orwell in Birmania” di Emma Larkin, trad. M. Emo e P. D’Ortona, add editore
- “Cronache birmane” di Guy Delisle, trad. G. Zucca, Rizzoli Lizard
- “Una vita da dissidente” di Win Tin, trad. G. Valent, O barra O edizioni
- “La mia Birmania” di Aung San Suu Kyi, trad. A. Petrelli, Corbaccio
E se dopo averla scoperta leggendo vuoi visitare i luoghi che tanto ti hanno emozionato o conquistato in questi libri, ecco tutti gli itinerari di Girolibero Zeppelin in Birmania.