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ARCHIBIKE: nice people love architecture too!
Vuoi assolutamente vedere quell’edificio avveniristico che compare su tutte le riviste, ma non riesci a trovarlo nella guida? Quello è il museo di Renzo Piano? O si trattava forse dell’auditorium di Zaha Hadid? Fai confusione tra MAXXI e MoMA? Ti hanno detto che Copenaghen e Vienna sono le città più smart d’Europa e vuoi finalmente capire di che cosa tratta?
Beh, mi dispiace dirtelo, ma ti ci vuole un architetto nel gruppo!
Come funziona un Archibike
Archibike è una vacanza in bicicletta in alcune città europee alla scoperta dei capolavori dell’architettura contemporanea (ma non solo!). Un format molto particolare e inedito perché a guidarti c’è un appassionato ed esperto accompagnatore-architetto.
Architettura: il nostro filo di Arianna
Pensa ad una pedalata tra i nuovi grattacieli di Milano che stanno cambiando il volto della città; oppure ad un itinerario contemporaneo nelle aree portuali dei docks di Anversa o di Amburgo restituiti a nuova vita da grandi progetti di recupero urbano. Hai mai percorso in una sola volta i 5 km ciclabili del Ring di Vienna circondati dallo stile architettonico senza tempo dei grandi monumenti della Secessione?
Nelle nostre città, la scena fissa costituita dai palazzi, le loro storie, i nomi degli architetti che li hanno progettati, gli stili multiformi, lo shock provocato da qualche inserto contemporaneo sono un palinsesto libero, a disposizione della nostra curiosità.
I nostri itinerari ci porteranno a sostare di fronte agli edifici più importanti. Percorreremo i centri storici capendone sviluppo e tracciati. Ci avventureremo in gite fuori porta. Pedaleremo nei quartieri popolari e meno frequentati, per scovare al loro interno edifici sorprendenti, incubatori d’arte e di creatività.
Perché in bicicletta? Percorsi facili e alla portata di tutti
Senza rinunciare a passeggiate e a percorsi a piedi, durante i quali ci affideremo anche alla competenza delle guide locali, la bicicletta sarà il nostro compagno di viaggio preferito.
Ci permetterà di percorrere distanze un po’ più lunghe senza stancarci e senza dover ricorrere in continuazione ai mezzi pubblici; senza rinchiuderci in un tour-bus e senza dover scendere nelle buie metropolitane. Slow and easy. Ci divertiremo. E impareremo anche ad usarla correttamente in contesto urbano, in assoluta sicurezza.
Bici in città?!
Apro una parentesi per fugare qualche incertezza che potresti avere.
Quasi tutte le città europee sono impegnate da anni nell’incentivare l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto quotidiano. Sono dei piani a lungo termine, seri e decisamente green che ci piacciono molto e che seguiamo da vicino. Si tratta di uno scenario virtuoso in continua evoluzione.
Nuove piste ciclabili, percorsi messi in sicurezza, nuove cartografie dedicate esclusivamente alle due ruote, assi e anelli attrezzati attraverso i grandi parchi o lungo le vie d’acqua interne, itinerari inediti a connettere campagna e centri storici.
Non più e non solo Amsterdam e Copenaghen, che rimangono insuperabili, ma anche Vienna, Berlino, Parigi, Monaco di Baviera! Persino Londra e Budapest non sono più off-limits per gli amanti delle due ruote, come ti raccontiamo anche in questo post sulle città più bike-friendly del mondo.
Perché in gruppo
Perché l’architettura contemporanea piace o non piace, questione di gusti si sa, ma a noi interessa quando fa discutere! In gruppo ci si scambiano idee e impressioni. Era kitsch o era cool? Troppo radical o troppo chic? In gruppo ci si diverte e ci si aiuta a farsi un’opinione sulle cose. In gruppo si individuano luogo e momento giusti per una sosta nella piazza più spettacolare o di fronte a quella facciata da fotografare a tutti i costi.
E perché si sa: se quando gioca la nazionale siamo tutti allenatori, quando compare un nuovo palazzo in città ci sentiamo tutti un po’ architetti e ognuno vuole dire la sua. Fuoco alle polveri!
Ma soprattutto, perché con un architetto nel gruppo…
L’architetto del gruppo è quello che in gita scolastica, quando non c’erano né Google né UBER ti riportava sano e salvo a casa a fine giornata in ostello – non senza aver fatto prima una deviazione last minute per vedere l’ultimo edificio famoso proprio dietro l’angolo…
A parte gli scherzi. Sapete il segreto qual è? Anni e anni di pratica sul campo, tanti chilometri macinati e una libreria zeppa di cartine, mappe, schizzi e taccuini di ogni tipo: quello dell’architetto è da sempre un mestiere on-the-road! Gli architetti sono viaggiatori nati. Portatene uno con voi.
E poi diciamocelo: tra le mille opinioni e punti di vista del gruppo, tra art nouveau e liberty, tra post-modern e high-tech, ci vorrà pure un addetto ai lavori che ti aiuti a mettere un po’ d’ordine, giusto?
Dove vi vogliamo portare: qualche idea
Vienna, città dal grandioso passato storico e culturale, è stata decretata ancora una volta nel 2019 la numero uno al mondo nello “Smart City Index” e nel “Quality of Living City Ranking”. Si tratta di classifiche internazionali che combinano criteri quali sostenibilità, innovazione, qualità del costruito. È poco distante: partiamo dal top!
Partiamo da qui. Ti piacerà.
Ci piacerebbe seguire il filone smart ed ecologico per capirne un po’ di più… che ne dici quindi di esplorare assieme i nuovi waterfront di Copenhagen e di Rotterdam? Sono ricchi di edifici spettacolari progettati dalle Archistar e non solo.
In Svizzera ci andiamo regolarmente da anni. Basilea, Zurigo e Lucerna. Ma anche Berna, Ginevra e Losanna… Grandi scuole di architettura e grandi maestri. Uno stile preciso e inconfondibile a portata di pedale. E poi Amburgo, Parigi, Londra: il nostro taccuino è stracolmo di idee. Senza dimenticare l’Italia!
In sella!
Sono convinto che per conoscere veramente un luogo serva partire da un interesse particolare, da un tema che sia in grado di innescare la nostra curiosità e la nostra fantasia per lasciarle poi libere di spiccare il volo.
Se ci pensiamo bene, l’architettura, tra tutte le arti, è forse l’unica della quale ognuno di noi, anche nel banale tragitto da casa all’ufficio, riesce ad avere un’esperienza quotidiana. L’architettura può quindi guidarci a capire e conoscere le nostre città in un modo inaspettato e divertente. Magari a viverle in modo più consapevole e critico. E, con un occhio rivolto al futuro, a prendercene più cura.