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Sardegna in bici: innamorarsi della costa occidentale
Mare turchese, altopiani basaltici, boschi di querce da sughero, misteriosi nuraghe e vecchi siti minerari. La Sardegna oltre ad essere la seconda isola del Mediterraneo per dimensione, è un vero e proprio scrigno di meraviglie da scoprire in bicicletta. Nelle colorate primavere e nel clima mite dell’autunno, le due stagioni più consigliate per visitare la Sardegna in bici, troverai pane per le tue due ruote. Potrai pedalare dal mare all’entroterra collinare, fino a raggiungere le aree più montuose dell’isola, anche in pochissimo tempo.
Qualche consiglio prima di partire
- La Sardegna è un’isola del Mediterraneo e viene sferzata dai venti provenienti dal mare. Sulla costa occidentale in particolar modo spira il Maestrale, un vento proveniente da nord-ovest che può essere fastidioso durante la pedalata quindi preparati ad affrontarlo al meglio.
- Nella stagione più calda le temperature sull’isola possono raggiungere e superare anche i 40°C. Nelle giornate bollenti cerca di pedalare solo durante le ore più fresche, usa la crema solare e bevi molta acqua.
- Se fai uso di barrette energetiche o integratori sportivi ricordati di conservare le confezioni in tasca fino a quando troverai un cestino per i rifiuti: il rispetto dell’ambiente non può che fare rima con cicloturismo!
- Sulle strade più trafficate, soprattutto durante l’alta stagione turistica, viaggia in fila indiana, indossa il casco e rispetta sempre il codice della strada.
E ora scopriamo i 6 luoghi da non perdere sulla costa occidentale della Sardegna in bici. Pronti, via!
Cagliari
Una delle città più comode per iniziare un tour in Sardegna in bici è sicuramente Cagliari.
Situata a sud dell’isola, Cagliari è un centro urbano vivace e ben collegato con la terra ferma. La città ha una lunga spiaggia di 8 km, chiamata Poetto, e il castello di San Michele a dominare tutto l’abitato. I vicoli stretti e pittoreschi del centro storico ricordano al visitatore che ci si trova in una città di mare, la necropoli di Tuvixeddu parla del passato punico del luogo mentre i resti dell’anfiteatro, la Villa di Tigellio e la tomba della vipera riportano all’età romana di Cagliari. L’imponente bastione di Saint Remy e le mura con le torri pisane fanno capire come questo centro portuale abbia subito, nei secoli, diverse influenze.
Il Pan di Zucchero e il passato minerario
Lasciando la città e iniziando a risalire la costa occidentale si entra presto nel vivo del Sulcis Iglesiente, una regione storica con un passato legato all’estrazione mineraria. Reperti di un periodo sicuramente fiorente per l’isola possono essere rinvenuti in diverse località della costa e non solo: da Nebida a Masua, da Buggerru a Ingortusa. Sulla costa si ha la possibilità di scorgere ciò che resta della Laveria La Marmora, dove le cernitrici pulivano i materiali estratti. Poco più a nord sorge il vecchio villaggio di Masua, al largo del quale si staglia la roccia del Pan di zucchero con la sua forma inconfondibile. Pan di Zucchero è un luogo davvero suggestivo dove i più abili arrampicano e i più curiosi si avvicinano in canoa (nelle giornate di mare calmo!). Da non perdere lungo la costa anche la località di Buggerru dove venne organizzato uno dei primi scioperi nel 1904 e dove la polizia aprì il fuoco sui manifestanti uccidendone quattro.
Fenicotteri rosa e l’oro di Cabras
Non distante dalla città di Oristano, nell’area pianeggiante del Medio Campidano, si incontra lo stagno di Cabras, un’area umida dove nidificano numerose specie ornitologiche tra le quali si trova anche il fenicottero rosa. Lo stagno di Cabras però è celebre anche per il suo oro. Per tradizione infatti, in questo lago salmastro, si pescano le uova di muggine che, dopo diversi processi di lavorazione, vengono trasformate in bottarga, una vera prelibatezza. La bottarga viene venduta in polvere: una polvere dorata usata in diverse pietanze isolane.
La colorata Bosa
In bicicletta si continua a pedalare verso nord raggiungendo presto uno dei borghi più belli d’Italia. Bosa, con le sue antiche concerie adagiate sul fiume Temo (se hai tempo non perdere il Museo delle conce), le case dai colori vivaci e il pittoresco castello di Serravalle, è un paese tutto da scoprire. Da Bosa inizia la splendida strada panoramica che in circa 40 km conduce ad Alghero, la città più catalana di Sardegna. La strada litoranea è un continuo saliscendi sul mare con scorci davvero indimenticabili. Con un po’ di fortuna, su questa via di comunicazione che percorre un tratto di costa incontaminato e verdeggiante, è possibile scorgere il volo lento e preciso di un elegante grifone, un uccello saprofago che vive in numerose colonie sui picchi rocciosi.
Alghero, la porta della Nurra
Una delle località più piacevoli da visitare durante un viaggio in Sardegna in bicicletta è senza dubbio Alghero. Con un lungomare ameno, con le antiche vie del centro storico lastricate e la pista ciclabile che costeggia la città, Alghero, soprannominata la piccola Barcellona, è davvero una meta imperdibile.
Visitando questo centro urbano scoprirai le influenze catalane nell’architettura degli edifici, la tradizionale lavorazione del corallo rosso, l’efficiente sistema difensivo dotato di torri e cinta muraria, la cupola colorata della Chiesa di San Michele e gli altri numerosi edifici religiosi. A pochi chilometri dalla città poi è possibile pedalare nel suggestivo Parco regionale di Porto Conte e Capo Caccia, ammirare l’isola di Foradada e visitare le grotte di Nettuno.
Alghero è la porta d’accesso alla Nurra, un’area pianeggiante e collinare sulla quale si affacciano Stintino con la famosa spiaggia de La Pelosa, Sassari, Porto Torres e l’isola dell’Asinara. Nella Nurra è sito anche l’unico bacino naturale di Sardegna, il lago di Baratz.
La bella Castelsardo
Oltre la Nurra e Porto Torres si giunge presto alle porte dell’abbarbicata Castelsardo, annoverata anch’essa tra i borghi più belli d’Italia. Dal mare, in qualche minuto di pedalata, si potranno raggiungere i bastioni del paese sopra i quali si ergono alcuni palazzi storici, il Castello dei Doria e la cattedrale dedicata a Sant’Antonio Abate. Castelsardo è conosciuta anche per l’interessante artigianato locale dove spicca la produzione di cestini. Seguendo la strada costiera da Castelsardo si entra nella regione storica della Gallura che si distingue dalle altre aree della Sardegna per le magnifiche formazioni granitiche rappresentanti animali, mostri e teste giganti.
La Sardegna è un’isola variegata da visitare in bicicletta e, durante un viaggio, potrai decidere se dedicarti maggiormente a visite culturali o a percorsi naturalistici.
Se non vuoi organizzare il viaggio in autonomia puoi affidarti a Girolibero e seguire uno dei tour proposti in una delle isole più belle del Mediterraneo:
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