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Il blog di Girolibero

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Anversa e Bruxelles, tra Barocco e modernità

Centri medioevali perfettamente conservati, cattedrali gotiche, grandi musei, innovative creazioni di archistar. Sono tanti gli elementi che fanno di Anversa e Bruxelles mete interessanti da visitare. Non a caso la prima è stata eletta tra le destinazioni da non perdere da Lonely Planet. Ma c’è una ragione in più per visitarle adesso. Il 2019 è il secondo anno di un triennio speciale, Flemish Masters 2018-2020, importante progetto che omaggia tre grandi maestri fiamminghi: nel 2018 Peter Paul Rubens, quest’anno Bruegel il Vecchio e nel 2020 Jan Van Eyck, con un fitto programma di eventi.

Un giro in bicicletta o una passeggiata regalano molte sorprese, in un itinerario tra le vie di queste due città del Belgio.

Il Barocco e Rubens ad Anversa

È Peter Paul Rubens (1577 – 1640) l’ospite più celebre di Anversa. Nato in Germania, ha vissuto nella principale città delle Fiandre per gran parte della sua vita. A lui e alla sua arte era dedicato il 2018, il primo anno del triennio dei Flemish Masters 2018-2020. Ma sono tante le sue opere da ammirare in città: vale la pena seguire un itinerario sulle sue orme, in un trionfo di barocco.

A piedi o in bicicletta, l’itinerario inizia dalla Casa di Rubens, dove visse 25 anni, dipinse grandi opere, incontrò i ricchi committenti. In occasione di Anversa Barocca, è tornato in mostra dopo un importante restauro il famoso Autoritratto, uno dei soli quattro che l’artista realizzò, tutti con abiti da gentiluomo. Da fine settembre si vede anche la Strage degli innocenti, in prestito da Toronto, insieme alla grande collezione di opere sempre in aumento, alle stanze della dimora, all’atelier del pittore e al magnifico giardino della villa. Solo 5 minuti di cammino distanziano la casa dalla Chiesa di San Giacomo, il luogo di sepoltura dell’artista. Mentre gli esterni sono un bell’esempio di gotico brabantino, l’interno, arricchito da 23 altari, è pieno barocco. Oltre a tele di Van Dyck, Jordaens, Guido Reni, c’è la magnifica Madonna con i Santi nella cappella funeraria di Rubens, scelta da lui stesso.

Nel centro storico di Anversa altre due chiese mostrano il grande talento di Rubens nell’arte e nell’architettura ecclesiastiche: San Carlo Borromeo e San Paolo. La facciata della prima è per gran parte opera del maestro, ma solo un dipinto dei 39 a lui commissionati per i soffitti delle gallerie sopravvisse all’incendio del 1718. Anche la sorte dei dipinti della chiesa di San Paolo sono legati ad un incendio, nel 1968. Ma con un esito migliore: furono salvati, rischiando la vita, dal vicinato, tra cui prostitute e protettori dell’attiguo quartiere a luci rosse allora ancora in attività. Oggi nella chiesa sono conservate tre opere di Rubens: l’Adorazione dei Pastori, che mostra la forte influenza del Caravaggio, La disputa del Sacramento e La Flagellazione.

Tra le vie medioevali di Anversa è impossibile non ammirare la Cattedrale di Nostra Signora. Completata nel 1521 dopo ben 170 anni dell’inizio dei lavori, è la più grande chiesa gotica dei Paesi Bassi, che ospita quattro fantastici capolavori di Rubens.  Tra il sedicesimo e il diciottesimo secolo, la chiesa fu infatti un autentico scrigno di arte, con capolavori che decoravano le colonne, le cappelle e le pareti.

Nell’ambito dei tre anni dedicati ai Flemish Masters, nel 2019 Anversa rende omaggio anche a Pieter Bruegel il Vecchio, in occasione del 450° anniversario della morte (1569). Da febbraio è tornato nella Casa-Museo Mayer van den Bergh la Dulle Griet, il capolavoro appena restaurato che prende il nome di Margherita la Pazza, la strega del folklore fiammingo. Con I dodici proverbi, l’altra importante opera del pittore custodita dal museo, da ottobre sarà anche al centro della mostra Da Fouquet a Bruegel.

Ma Anversa ha anche un anima modernissima. Gli innesti più innovativi sono su Eilandje, l’isolotto che fu il vecchio porto. Tra questi spicca il suggestivo Mas (Museum Aan de Stroom), il museo marittimo nella torre asimmetrica creata da imponenti blocchi di pietra, a ricordare i vecchi depositi portuali. Da non perdere la salita alla terrazza panoramica, aperta anche di sera, da cui si vede tutta Anversa. Come anche una passeggiata al porto per vedere la Port House, disegnata dallo studio di Zaha Hadid, inaugurata  nel 2016. È un gigantesco, avveniristico diamante appoggiato su uno storico edificio. Splendido simbolo di Anversa, città dove passato e futuro coabitano armoniosamente.

Luoghi e opere di Bruegel il Vecchio a Bruxelles

Il 2019 è invece l’anno di Bruegel il Vecchio: il pittore sarà protagonista di numerose mostre ed eventi, organizzati per celebrare il 450° anniversario della morte. Il ricco programma ripercorre la vita di dell’artista che ha contribuito a creare nell’immaginario collettivo l’idea delle Fiandre come regione di grandi lavoratori ma amanti dei piaceri della vita, raffigurando la bellezza delle campagne, i villaggi pittoreschi, la gioia di vivere degli abitanti.

Il pittore visse gran parte della vita a Bruxelles. Sono molte le mostre interessanti, come Bruegel. Unseen masterpices, la mostra permanente al Museo Reale delle Belle Arti del Belgio, o Prints in the age of Bruegel, l’esposizione al Bozar che illustra l’importante ruolo della stampa nel XVI secolo. Sulle orme di Bruegel si percorre il quartiere del Sablon, nella storica parte alta di Bruxelles: qui Bruegel allestì il suo atelier, tra le case abitate nel XVI secolo da importanti famiglie nobiliari. Da non mancare Notre-Dame la Chapelle, la chiesa che ospita la tomba del pittore.

È proprio l’anno giusto quindi per visitare le Fiandre e queste due città così ricche di storia e di arte.

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